Non di rado sui social vengono censurati corpi femminili, in particolare quelli che mostrano il seno, impedendo a molti artisti – soprattutto fotografi – di esprimere al 100% la propria arte e talento.
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GUARDA COME RAPPO (CON BARS)
Ormai le nuove promesse che appaiono ad un ritmo crescente sulla scena musicale globale sembrano poter emergere, virtualmente, da ogni dove. Internet e app di streaming, come banalmente YouTube, SoundCloud e Spotify, hanno fatto spazio a talenti che altrimenti non sarebbero mai riusciti a farsi notare dalle case discografiche, ma anche a chi, più semplicemente, non è disposto a piegarsi alla commerciabilità e riesce oggi a trovare le proprie nicchie online. Molti di questi artisti dell’era digitale appartengono a quella che, oggi, non è più una nicchia ma una comunità internazionale ben consolidata: quella dell’hip hop.
Continua a leggereFACEBOOK: VERSO LA NOSTRA IMMORTALITÀ DIGITALE?
“Una mattina, mentre apro il computer e mi accingo a mettermi a lavoro, vibra lo smartphone; una notifica di Facebook che mi ricorda di fare gli auguri di buon compleanno al mio amico. Peccato che questo mio amico era morto tre mesi prima”.
Continua a leggereE SE NON CI FOSSERO PIÙ NOTIZIE SU FACEBOOK?
Del fatto che Internet abbia stravolto il modo in cui ci informiamo e, di conseguenza, il modo in cui chi si occupa di informazione lavori ce ne eravamo accorti (più o meno) tutti. La continua discesa del giornalismo cartaceo è un dato che si dà ormai per assodato, ma è sulla definizione del formato che andrà a sostituirlo che si trovano ancora pareri contrastanti e, fino a prova contraria, ugualmente validi.
Continua a leggereIL RUOLO DELLA VOCE NEI MEDIA: DALLA RADIO A CLUBHOUSE
Al giorno d’oggi veniamo bombardati in modo continuo da contenuti visivi, progettati per attirare la nostra attenzione: siamo colpiti da ciò che è effimero, ciò che provoca in noi una gamma di emozioni differenti. Eppure, se c’è qualcosa che guida da sempre le interazioni sociali, è la voce.
Continua a leggereLA PRIMA “PRIMA” DIGITAL DEL TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI
In tempo di Covid anche la cultura si deve adattare: ed ecco che i social diventano cassa di risonanza per eventi lirici e teatrali.
Continua a leggereUGC NELLE PUBBLICITÀ DEL LOCKDOWN
Nella primavera 2020, in pieno lockdown pandemico, le aziende e i brand devono riadattare il proprio marketing alla ricerca di nuove forme di comunicazione e di strategie pubblicitarie.
Continua a leggereQUANDO LO SHOPPING SI FA PIGRO, I SOCIAL INIZIANO A GIOCARE
Che i social media abbiano siano sempre più influenti sulle scelte dei consumatori è, ormai, un fatto appurato. D’altra parte, i dati lo confermano: il 90% degli iscritti ad Instagram segue profili business e il 93% degli shopper ammette che sono influenzati dalle online review nelle loro scelte d’acquisto. La tendenza a fare shopping online non è, come è evidente, di certo in calo in questo periodo e ciò non può che rendere il consumatore sempre più suscettibile all’opinione di influencer o ai contenuti condivisi dai brand che segue sui social. Le piattaforme non se lo stanno certo facendo ripetere due volte: da Facebook a Instagram, da Snapchat a Pinterest, fino ad includere persino WhatsApp, i social network si sono mossi per introdurre nuove feature che rendano il cosiddetto “social shopping” un’esperienza sempre più fluida e integrata.
Continua a leggerePUBBLICITÀ E TECNICHE MENO INVASIVE: COME LA SOCIETÀ HIGH TECH MIRRIAD STA CAMBIANDO LE REGOLE DEL GIOCO
Qual è la prima cosa che vi viene in mente pensando alla pubblicità? Probabilmente la fastidiosa interruzione degli spot – televisivi e non solo. Sebbene questo modello pubblicitario tradizionale sia ancora largamente diffuso, altre tecniche molto meno invasive stanno prendendo sempre più il sopravvento, tra cui il product placement, l’advertorial e la native advertising. Inoltre, Mirriad porta quest’ultima ad un livello superiore: scopriamo di che cosa si tratta.
Continua a leggereNON TI SCORDAR DI ME
«Nell’era digitale anche la perdita è andata perduta».
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