In tempo di Covid anche la cultura si deve adattare: ed ecco che i social diventano cassa di risonanza per eventi lirici e teatrali.
Particolare, insolita, straniante e al contempo suggestiva e “moderna” l’inaugurazione della stagione teatrale al lirico San Carlo di Napoli: botteghino chiuso, palchi e platea vuoti, nessun fotografo e nessuna sfilata di vestiti da sera e luccichii, ma solo le voci delle star Elina Garanca e Joñas Kaufmann e il coinvolgimento della “Cavalleria rusticana”, in questo caso in forma di concerto.
Tutto reso possibile da Facebook e dalla visione in streaming che porta nelle case degli appassionati, su pc, tablet, smartphone e smart tv, uno spettacolo che in tempo di emergenza pandemica da Covid19 non sarebbe stato altrimenti fruibile.
Registrato l’1 dicembre, l’evento è trasmesso in differita streaming per quattro sere consecutive, dal 4 al 7 dicembre 2020, come evento globale Facebook, al prezzo simbolico di 1 euro e 9 centesimi: oltre trentamila i biglietti digitali venduti (e probabilmente per ogni biglietto è più di una la persona che fruisce dell’evento) e un successo enorme che richiama non solo i fedeli abbonati, ma anche chi approfitta proprio della possibilità offerta dal web per avvicinarsi per la prima volta al bel canto.
Democrazia della rete e valore aggiunto dei social: è vero, un teatro vuoto è triste, ma la tristezza passa se lo stesso teatro si rianima grazie alla partecipazione massiva di utenti che difficilmente avrebbero potuto presenziare alla prima del San Carlo, il teatro partenopeo costruito nel 1737 per volontà del re Carlo III di Borbone e inaugurato 41 anni prima della “storica rivale” Scala di Milano.
E anche questa volta il San Carlo anticipa la Scala, che a sua volta è ricorsa al web per l’inaugurazione della stagione 2020/21, così come stanno facendo molti altri teatri in molte città italiane: la musica corre sulle note del web, i social diventano cassa di risonanza per eventi lirici e non, gli utenti digitali (vecchi e nuovi) reagiscono alla chiusura dei teatri con l’apertura a nuove frontiere di ascolto, gli applausi scroscianti o le critiche del loggione si trasformano in messaggi su Twitter, Instagram, Facebook. E quelli della “Cavalleria rusticana” sono stati circa 6.000 in tempo reale con 17.000 interazioni.
«Un successo (del San Carlo di Napoli) che ci spinge ad andare avanti sul progetto di una piattaforma della cultura italiana online»: queste le parole del Ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini a commento dello spettacolo a distanza.
E a distanza, quindi, continuerà la ricca stagione 20/21 del lirico napoletano, che ha ormai gettato il cuore oltre l’emergenza e si va incamminando lungo i sentieri del digitale, senza snobbarne le potenzialità ma anzi offrendo anche ai più tradizionalisti dei suoi abbonati l’opportunità di vedere l’apertura del sipario su Facebook e di godere ugualmente delle meraviglie del Teatro San Carlo, di cui Stendhal disse: «Non c’è nulla in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la pallida idea. Gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita.»
Immagine tratta dal sito https://www.teatrosancarlo.it/
Patrizia Celot