LE PROFESSIONI DELLA COMUNICAZIONE. Axel Fiacco e i format TV

Più o meno due anni fa, quando ero ancora una studentessa del corso di laurea triennale in Linguaggi dei Media, ebbi l’occasione di frequentare un laboratorio molto interessante, incentrato sui format televisivi e le loro peculiarità. A tenerlo era Axel Fiacco, noto autore e produttore televisivo, che ci spiegò quali sono le caratteristiche di un format, le tipologie e le modalità con cui venderlo sul mercato.

Rimasi così entusiasta da quella breve esperienza che qualche anno più tardi, circa un mese fa, decisi che, in occasione della VI edizione del workshop Le professioni della comunicazione, avrei scritto proprio su di lui. Ospite venerdì 11 maggio insieme a molte altre personalità influenti del settore della comunicazione audiovisiva, Fiacco ha illustrato come anche il mondo dei format televisivi ha dovuto adattarsi ai repentini cambiamenti che hanno scosso il mondo dei media negli ultimi anni.

Quello che svolge è un lavoro molto singolare e poco conosciuto: oltre a essere un autore di successo, infatti, il suo compito è quello di viaggiare di paese in paese, partecipando alle fiere internazionali dell’audiovisivo più importanti per promuovere e vendere come accattivanti e innovativi format televisivi in grado di suscitare l’attenzione dei pubblici più diversificati.

Sì, perché se fino a qualche anno fa gli attori in gioco erano pochi e ben definiti (prevalentemente case di produzione e broadcaster europei e statunitensi), ormai se ne contano molti di più: distributori, connettori, fornitori di servizi, addetti alla negoziazione e alla stipulazione di contratti. La digitalizzazione ha cambiato le regole del gioco e ha portato alla proliferazione di nuove e dinamiche realtà che si contendono i diritti dei format più promettenti. Sono cambiati il tipo di prodotto, non più destinato meramente alla messa in onda televisiva ma anche a tutti i tipi di sfruttamento via web, e i protagonisti del nuovo scenario mediale, non più dislocati necessariamente in Occidente ma provenienti da paesi che fino a qualche anno sarebbero stati considerati arretrati (come Turchia, Mongolia e India). È quindi necessario non prestare esclusivamente attenzione ai prodotti europei e anglosassoni, ma approcciarsi a realtà emergenti e piene di potenzialità come i paesi del Sud-Est asiatico.

Axel Fiacco conclude il suo intervento spronando coloro che vogliono seguire un percorso lavorativo simile al suo a essere intraprendenti e ad adottare una visione aperta a tutte le proposte che il mercato riserva. Le occasioni non mancano e c’è ancora tanto da scoprire; il mondo della comunicazione continua a trasformarsi e non si arresta, ma è necessario essere preparati e pronti ad affrontare le sfide che esso ha in serbo per noi.

Alessandra Gennaro