DIVERSITY LEADER: VERSO UN MONDO PIU’ INCLUSIVO

Venerdì 22 ottobre si è tenuto il secondo incontro del progetto Opinion Leader 4 Future, che ha avuto come tema i Diversity Leader e che ha cercato di creare un dialogo tra researchers e creators

Il workshop è stato introdotto dalla Prof.ssa Maria Luisa Bionda, presente in aula con gli studenti del suo corso di Strategie e linguaggi della comunicazione mediale. Ha preso poi la parola Sara Sampietro, Prof.ssa di Linguaggi e forme espressive dello spettacolo, che ha presentato gli ospiti dell’incontro, ovvero Alberto Bechis, Media Relations Officer di CREDEM, Gabriella Crafa, Vice Presidente di Diversity Lab e le Content Creator Valentina Tomirotti e Chiara Buccello.

Alberto Bechis si è approcciato al tema della diversity da un punto di vista aziendale, spiegando come ogni impresa sia uno spaccato della società, costituita da persone con caratteristiche ed abilità diverse, che possono diventare un punto di forza ed una vera chiave di competitività. CREDEM è infatti l’unica banca in Italia ad avere ottenuto l’Equal-Salary Certification, che attesta non solo un’equità retributiva uomo-donna, ma anche la tutela della diversity & inclusion

In seguito, il tema è stato trattato da Gabriella Crafa, Vice Presidente di Diversity Lab, un insieme di persone che si impegnano per l’abbattimento del pregiudizio e della discriminazione legate alle differenze. L’associazione è inoltre la principale organizzatrice dei Diversity Media Awards, che premia i prodotti mediali e le aziende capaci di veicolare il concetto di diversità inteso come valore. All’interno dell’evento, le categorie riguardanti il mondo digitale sono state aggiunte solo di recente, ma rappresentano un passo molto importante in quanto consentono di riconoscere l’attivismo e la divulgazione di Creator come Valentina e Chiara, che sanno utilizzare benissimo gli strumenti offerti dalla rete per lanciare un messaggio di inclusione.

Proprio durante l’incontro è stato possibile conoscere meglio anche il lavoro di queste due giovani Creator. Chiara racconta sulla sua pagina Instagram la sordità attraverso la sua autenticità e la sua grande capacità ironica ed autoironica. Non si definisce una vera e propria attivista, in quanto il suo obiettivo principale è far divertire svelando i principali stereotipi legati al mondo della sordità. Valentina invece, conosciuta online con il nome di Pepitosa, è un’attivista che ha cominciato a raccontare la sua realtà per essere utile agli altri. Il suo profilo Instagram è uno spaccato della sua vita, e si rivolge ai suoi follower sempre con grande onestà e trasparenza, senza architettare alcun piano di comunicazione. 

Se da un lato i Social hanno permesso di educare sulla diversità e di fornire supporto alle persone che ne avevano più bisogno, dall’altro sono emersi anche alcuni problemi come quelli legati alla pratica del Diversity Washing.

Il Diversity Washing consiste nel trattare tematiche legate alla diversità solo perché trend del momento. Tuttavia, come spiegato da Gabriella Crafa, può essere facile intuire quando ciò si verifica in quanto i messaggi appaiono privi di coerenza e consistenza, motivo per cui si traducono spesso in azioni inefficaci

Educare alla diversità è dunque ancora estremamente necessario, soprattutto se il tema viene affrontato in televisione, durante un programma molto popolare, in un telegiornale che raggiunge milioni di spettatori o in rete. 

L’educazione alla diversità deve essere rivolta anche ai bambini, per limitare i danni dovuti ad una serie di modellamenti a cui potrebbero venire esposti dalla famiglia o dal contesto sociale in cui crescono.  

L’incontro si è poi concluso con dei suggerimenti inclusivi da parte delle Creator che hanno stimolato gli studenti a porsi domande, informarsi, aprirsi al mondo e parlare. Valentina ha anche consigliato di imparare ad affrontare gli altri, di metterci la faccia ed infine fare tesoro delle nuove forme di comunicazione.

Ilaria Aiello