ON AIR. RAFFAELE R. FARINA: LO SPOT RADIOFONICO E LA VOCE NELLA PUBBLICITÀ

<<Oggi sarà un vero e proprio laboratorio, faccio lavorare voi>> queste le prime parole di Raffaele R. Farina, l’ospite che sabato 1 aprile ha coinvolto i partecipanti del terzo incontro di ON AIR, il laboratorio che porterà i CIMERS alla creazione della web radio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel primo semestre Raffaele R. Farina era stato ospite del laboratorio con una lezione dedicata al parlare, leggere e recitare in radio, questa volta l’argomento è stato: lo spot radiofonico e la voce nella pubblicità.

Raffaele R. Farina è una delle voci più note della televisione italiana: è voce narrante sia di trasmissioni di divulgazione scientifica e culturale sulle reti RAI, MEDIASET, LA7 e SKY che di molte pubblicità televisive e radiofoniche.

slideshow

Raffale R. Farina

È voce ufficiale del canale tv nazionale “Italia Uno” e tra i conduttori di Radio Milano Libera, una delle prime radio private italiane, ma non solo: è anche doppiatore, autore di prosa e dialoghista cinematografico, oltre ad essere un affermato attore di teatro che ha collaborato con importanti registi e ha girato teatri di fama mondiale.

L’ospite ha spiegato come quello della pubblicità sia un mondo ampissimo caratterizzato da grossi dispendi di tempo e denaro: non ci si può permettere di fallire. La comunicazione commerciale può essere di un brand, di un prodotto e della radio e di diverse tipologie:

  • PROMOZIONE, ovvero la comunicazione dei propri programmi da parte di un network
  • STATION BREAK, detto anche “stacchetto”, che ricorda allo spettatore che radio sta ascoltando
  • TRAILER, per la promozione dei film.

<<Bisogna tenere presente, però, che trattandosi di spot per la radio la massima importanza l’assume il ruolo dei suoni e della voce, dato che non abbiamo immagini>> ha precisato Raffaele R.Farina. Per darne l’idea ha fatto ascoltare ai ragazzi alcuni spot radiofonici in cui la creatività e la capacità di giocare con i suoni hanno creato veri e propri ambienti e “paesaggi sonori”.  <<Naturalmente la comunicazione stessa cambia a seconda dell’intento e dell’obiettivo della pubblicità>> ha proseguito l’ospite. Mettendo a confronto due spot, quello del gorgonzola Invernizzi, che mira a rendere più simpatica l’immagine del prodotto, e quello della Mercedes Benz Classe R, che ha la necessità di elencare le caratteristiche tecniche dell’auto, tutto è più chiaro.

17820138_10211314974341631_1145556831_o

La classe con Raffaele R. Farina

 

Ma quali sono quindi i criteri di base per l’ideazione, la produzione e la realizzazione di uno spot commerciale per la radio? Raffaele R. Farina li ha spiegati per punti:

  • OGGETTO, cioè cosa si va a comunicare. È molto importante conoscere a fondo il prodotto soprattutto per chi scrive l’idea.
  • OBIETTIVI della comunicazione, il perché.
  • TARGET, a chi comunico.

Questi ultimi due aspetti devono essere chiari anche allo speaker/ interprete che deve saper comunicare l’intenzione che è alla base della comunicazione.

17522251_10211314973901620_458593979_o

Un esercizio in classe

<<Quale potrebbe essere il modo migliore per promuovere un nuovo programma in radio?>> ha chiesto uno studente. <<Dipende dal prodotto. – ha risposto l’ospite- Se si tratta di un programma di puro intrattenimento che ha già un nome di per sé evocativo posso limitarmi a dire di cosa si tratta e quando va in onda, senza dare troppe informazioni e mantenendo una comunicazione affine al programma, simpatica. Se invece voglio cercare di raggiungere un target più ampio le cose cambiano. Bisogna sempre chiedersi il perché. Ma adesso provateci voi>>.17761459_10211314972981597_1759894883_o

Il resto della lezione è stato dedicato ad esercitazioni per mettere in pratica tutto ciò che era stato spiegato perché, si sa, l’unico modo per imparare è sperimentare.

La prima sfida lanciata è stata quella di pensare ad un nome per la futura radio dell’Università: i ragazzi si sono divisi in gruppi e hanno cercato di buttare giù le prime idee. La seconda sfida, più articolata e sempre in gruppo, aveva invece come obiettivo l’ ideazione e la preparazione di un promo per un programma radiofonico.

Al termine della lezione Raffaele R. Farina ha salutato i ragazzi, entusiasti, ricordando loro che: <<E’ fondamentale imparare a lavorare in gruppo, affinare le proprie competenze comunicative. Oggi più che mai bisogna proporsi, fare delle cose. Quindi, mettetevi in gioco, sempre>>.

CIMOreporterNoemi Galliero