Ancora una volta, nel pieno delle lezioni e prossimi agli esami, CIMO presenta un’occasione di scoperta e crescita per i futuri CIMERS. Parliamo del workshop che ha presentato una panoramica sul mondo dei social, concentrandosi in particolar modo sulla realtà virtuale di INSTAGRAM con la presenza di Orazio Spoto.
Orazio Spoto , esponente di Instagram Italia e founder di Igers Lombardia e Milano, insieme alla dottoressa Matilde Dondena e Sara De Luigi, hanno dato vita tramite il corso della professoressa Mariagrazia Fanchi ad un workshop legato alla realtà virtuale di Instagram. Come poter sfruttare al meglio la piattaforma di Instagram? Come poter creare engagement attraverso questa? Qual è una foto che merita il like tanto desiderato?
Tante sono le domande che spesso ci poniamo dinanzi al mondo social e tante le aspettative che riponiamo in questo. Attraverso il workshop sono state poste le basi per iniziare un’attività efficace per i tanti nel mondo virtuale: creare, comporre, disporre e ordinare un’immagine affinché questa possa risultare “una bella immagine”.
Nonostante la categoria del bello rappresenti ancora una realtà sempre troppo collegata alla soggettività, nel mondo virtuale quest’ultima perde i connotati classici facendo emergere immagini di spessore, ricercate e indicizzate attraverso il meccanismo dell’engagement.
Instagram attualmente conta oltre 200 milioni di utenti iscritti e assicura – dati alla mano – un coinvolgimento 15 volte superiore rispetto a Facebook e ben 40 volte superiore rispetto a Twitter. Come suggerisce il nome stesso, l’utilizzo ti restituisce una sensazione di gratificazione immediata: dopo pochi minuti dalla pubblicazione di un post, ricevi un feeedback immediato. E’ piaciuto ai miei follower oppure no? Ed ecco che il bello incontra la prestazione della foto, il grado di diffusione di questa e la capacità di essere condivisa. Parliamo di engagement ed abbiamo osservato punti chiave, modalità e tipologie di approccio idoneo affinché questo possa essere sempre più forte.
Tra le note chiavi: il “parlare di se stessi”, creare uno storytelling tale che possa tener accesa la voglia di conoscenza in chi legge (oltre che osserva) i nostri post, cercare di mantenere un comune denominatore in ciò che comunichi e come lo comunichi ovvero impostare un ordine cromatico ed ideologico nella pagina stessa. Caratteristica chiave è l’interazione: bisogna creare con il nostro mondo – il mondo dei follower – un rapporto che sia davvero tale e che, quindi, contenga in sé un discorso impostato sulla domanda-risposta (tecnicamente parliamo di call to action). Com’è possibile farlo? Interagendo con il mondo che ci circonda attraverso la creazione di community, curando la qualità dei post, ottimizzando i contenuti, lasciando ai seguaci la possibilità di commentare le foto. L’interazione nasce anche attraverso la condivisione vera: mettere in evidenza i post (anche di altri account) che risultano più interessanti e in rapporto con il tema rappresenta una possibilità di successo connesso ai commenti, ai classici like e agli hashtag.
Nel progetto che vede protagonisti Orazio Spoto ed i CIMERS vi è l’intento di ri-valorizzare la realtà milanese, raccontandola e descrivendola in un continuum tra colori e parole. Una prima esperienza diretta è stato possibile farla durante un incontro chiave con una #Instawalk nei pressi dell’Università Cattolica in zona Sant’Ambrogio. Prima di iniziare sono stati chiariti i concetti di simmetria nell’immagine, di giochi di ombre e luci, minimal e frames come attitudini da sfruttare nel mondo dello scatto. L’unione dell’essenziale ad una capture coerente e colori d’impatto crea un’atmosfera innovativa e viva sul social, da non perdere mai di vista. Il post instawalk ha visto Orazio Spoto, Sara De Luigi e Matilde Dondena commentare gli scatti racchiusi nell’hashtag #milanotales; tra consigli, sorrisi e primi passi da esperti i CIMERS hanno mosso considerazioni e critiche al loro scatto e a quello altrui. Essendo il mondo dei media e dei social in continuo divenire, anche i contenuti posso essere continuamente migliorati. Non ci tocca che sperimentare, organizzare e predisporre le nostre qualità digital verso un nuovo, e sempre più forte, approccio spreadable che possa essere per tutti possibilità di crescita. E allora CIMERS cosa aspettate a farci vedere la vostra Milano dopo questi consigli? Seguite e unitevi al #milanotales!