Quarto appuntamento con la musica e con il talento, questa volta lo chef propone…gospel e cinema. Un binomio originale ma non per Valerio Moccia, studente Cimo all’Università Cattolica, che dopo un anno all’estero torna in Italia a sfatare quel terribile verdetto tremontiano: <<Con la cultura si mangia eccome!>>.
Per la serie, sorprendenti assi nella manica, l’Università Cattolica di Milano ha un coro gospel, ebbene sì. <<Ho iniziato a cantare quando avevo 10 anni in un coro di voci bianche. -racconta Moccia- Dopo un paio di anni ho iniziato a studiare canto moderno, prima a livello amatoriale e poi in un corso professionale, arrivando a diplomarmi>>. Oggi Moccia è membro del coro universitario milanese, fondato nel 2009, e del Rejoice Gospel Choir entrambi guidati dal Maestro Gianluca Sambataro, pianista jazz e gospel di talento ed insegnante di canto. <<Io sono un Baritono, ovvero la voce maschile intermedia, ma non essendo normalmente prevista una sezione solo per baritoni, canto come Basso>> spiega Moccia. Il Rejoice è un coro di 75 membri con sede a Nova Milanese. Oltre alle date in prestigiosi templi della musica jazz, come il Blue Note di Milano a gennaio 2016, e ai team building per le grandi aziende tra cui Adidas e Findomestic, ha addirittura un proprio festival, il Nova Gospel Festival attualmente alla sua undicesima edizione. La musica che dà, la musica che chiede. Empatia e fiducia, da qui germoglia l’arte. <<Un musicista, un cantante in un coro, o perfino un solista, non è mai da solo. -spiega il corista- Bisogna essere capaci di accordarsi agli altri, sia musicalmente che spiritualmente, perché possa nascere arte. La musica è prima di tutto incontro e, essendo profondamente radicata nel nostro essere, riesce a coinvolgere a un livello molto più profondo, superando distanze culturali altrimenti incolmabili>>. La musica per Moccia, come il teatro, è il ponte verso un mondo più aperto e tollerante, la forza che scavalca timidezza e pregiudizi e insegna prima di tutto l’umiltà.

Valerio Moccia con il team di Enjoy your learning
Valerio Moccia ha però anche un altro vizio, la passione per il cinema che l’ha guidato fino a Liegi in Belgio ad organizzare l’International 3D Festival all’interno del programma IMACS. <<A Liegi, insieme a Camilla Muschio, un’altra ragazza di CIMO ci siamo occupati dell’organizzazione complessiva di 3DStereoMedia e in particolare dell’International 3D Festival>>. L’I3DF è un festival internazionale che si tiene a dicembre in Belgio interamente dedicato al cinema e in particolare ai contenuti 3D . <<Sicuramente fare uno stage all’estero è una bellissima esperienza e un valore aggiunto spendibile nel mercato del lavoro italiano. -spiega Moccia- La possibilità di vedere come si fa parte del nostro lavoro, la realizzazione di eventi, in un Paese estero aiuta a mettere in prospettiva la nostra esperienza in Italia. Inoltre la stretta collaborazione tra Università di Liegi e 3DStereoMedia mi ha dato una certezza che qui alle volte è difficile riconoscere e che smentisce frasi di tremontiana memoria: con la cultura si mangia eccome>>.

Il team 3dStereo Media all’International 3D Festival in Belgio
Da un “misero 62” (come lui lo definisce) alle superiori a convinto fautore della preparazione accademica, per Moccia le chiavi del successo sono l’università, l’apertura mentale e la voglia di mettersi in gioco. Laurea triennale in Regia e produzione esecutiva allo IED ed ora CIMO.<<Nel febbraio 2012 l’allora premier Monti diceva: “I giovani devono abituarsi all’idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita”. -ricorda lo studente- All’epoca la frase, un po’ infelice, fu accolta con sdegno. Per noi che lavoriamo nei new media però è una necessità, perché il nostro campo è in continua evoluzione e la professione che farò tra 15 anni forse non è ancora stata inventata>>. L’università prima di tutto, per una preparazione a 360 gradi e poi…Il coraggio di lanciarsi. <<Mi piacerebbe che l’università fosse molto più vissuta. -continua Moccia- Con CIMO noi abbiamo un’enorme responsabilità. Siamo nel mondo anche quando stacchiamo dai libri. Studiamo ogni volta che apriamo un computer, guardiamo la televisione o andiamo al cinema con gli amici, anche se non ce ne accorgiamo>>.

Valerio Moccia sul set di un cortometraggio da lui diretto
Uno spaccato della variopinta e dinamica realtà dei Media e l’organizzazione di eventi di cui Valerio Moccia ha già avuto un assaggio. Ai suoi coetanei allora dice: <<Siate coraggiosi. Investite tempo e formazione nelle competenze generali e negli strumenti, imparate ad essere curiosi e apritevi al mondo e al futuro, perché, anche se alcuni non se ne accorgono, entrambi sono già qui>>.