GOOGLE “LORETTA”: IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA PER NON DIMENTICARE

Si sa che con l’età è sempre più frequente non ricordarsi le cose. Le malattie che colpiscono il cervello, e quindi la memoria, sono molto diffuse tra gli anziani e la demenza senile è un problema che colpisce non solo il malato, ma anche chi gli sta intorno. Dimenticare ed essere dimenticati sono due lati della stessa medaglia. Un famoso spot di Google in occasione del Super Bowl in America mette al centro proprio questo tema.

Lo spot Loretta, infatti, ha come protagonista una coppia di anziani sposata da molti anni. Il marito, però, pare avere difficoltà con la memoria e chiede aiuto a Google per poter ricordare dei dettagli della sua vita con la moglie. «Hey, Google, mostrami le foto di me e Loretta», chiede all’inizio dello spot. Ci vengono mostrate foto felici dei due da anziani, ma anche da giovani. «Ricorda che Loretta odiava i miei baffi», dice poi il marito, mentre viene mostrata una foto dei suoi baffi. L’utilizzo del verbo al passato ci fa già ipotizzare cosa possa essere successo a Loretta. In ogni caso, durante tutto lo spot assistiamo a un dialogo tra l’uomo e Google, intervallato da immagini felici che mostrano la vita di coppia. Per tutto lo scambio, infatti, il protagonista chiede a Google di ricordare diversi momenti della sua vita con Loretta: l’amore che provava per l’Alaska, il modo particolare in cui rideva, il loro film preferito, il suo fiore preferito, il modo in cui era solita canticchiare, la bellezza della sua calligrafia, la loro felicità insieme. Un ricordo in particolare colpisce l’attenzione, ossia una frase di Loretta che il marito ripete a Google: «Non sentire troppo la mia mancanza, esci di casa». Nel frattempo, vengono mostrate foto del matrimonio, dell’anniversario e di altri momenti felici. «Ricorda che sono l’uomo più fortunato del mondo», dice il protagonista alla fine dello spot. «Un piccolo aiuto nelle piccole cose» è invece la frase finale che appare in sovraimpressione e conclude lo spot pubblicitario.

Viene mostrato quindi un utilizzo di Google, e della tecnologia in generale, che può aiutare nelle piccole cose, in cui l’uomo è solito riscontrare difficoltà soprattutto con l’età. Si tratta di un messaggio rivolto principalmente alla popolazione anziana, che non è solita utilizzare questo tipo di tecnologie, ma che potrebbe trarne dei vantaggi. Google ha quindi cercato di raggiungere questa parte di popolazione scarsamente digitalizzata, sottolineando i lati positivi dell’utilizzo di questi strumenti.

Elisa Cattozzi