Nei primi giorni di marzo TikTok ha annunciato l’introduzione di un nuovo format video: da qualche settimana è infatti possibile caricare video per un massimo di 10 minuti. Questa novità, oltre a portare il colosso cinese in concorrenza diretta con YouTube, risponde a un trend e un’esigenza della società moderna di ascoltare e raccontare storie anche attraverso i social media.
L’arte dello storytelling, letteralmente “raccontare storie”, è una pratica diffusa anche nel mondo del marketing e in particolare della comunicazione. Henry Jenkins, facendo un affondo sul transmedia storytelling, lo definisce come “un processo in cui elementi integrali di una storia si diramano sistematicamente attraverso molteplici canali con l’obiettivo di creare un’esperienza di intrattenimento omogenea e coordinata”. Si tratta dunque della costruzione di un’esperienza trasversale che coinvolge numerosi ambiti, media e fruitori. Infatti, una delle caratteristiche di questo tipo di storytelling è la partecipazione attiva degli utenti alla creazione e diffusione di un mondo definito.
Spesso i brand decidono di ricorrere a una strategia di storytelling proprio per la sua capacità di coinvolgere persone e contribuire alla costruzione della brand identity. Numerosi sono i brand che hanno deciso di integrare questo fenomeno alle loro campagne di comunicazione. Un esempio emblematico è Ikea ch,e con uno storytelling efficace integrato con una buona strategia di content marketing, è riuscita a migliorare la sua brand reputation. L’azienda infatti mira a raccontare storie in cui i propri clienti, o potenziali clienti, possano rispecchiarsi. Attraverso questi racconti, implicitamente, vengono trasmessi i valori di cui l’azienda è portatrice, oltre che la sua vision e mission. Questa strategia è applicata a tutti i canali nei quali Ikea è presente, online e offline: dal catalogo ai social media.
TikTok è una piattaforma che consente di fare proprio questo: attraverso video più o meno brevi è possibile raccontare il brand e la propria offerta, fidelizzare i clienti raccontando le proprie iniziative e soprattutto aumentare la brand awareness. Gli utenti di TikTok amano la semplicità, elementi visivi chiari e messaggi diretti. Ovviamente la narrazione del brand attraverso la piattaforma deve essere integrata con i trend del momento, in questo modo la comunicazione risulta coerente e TikTok premierà il contenuto fornendogli più visibilità. La piattaforma si presta bene alla narrazione perché costituisce di per sé uno storytelling. Infatti, facendo “scrolling” nella For You page è possibile imbattersi in numerose storie. Una base di tensione accompagna questa attività poiché non sappiamo quale sarà la narrazione successiva, ma sicuramente sarà una nuova trama con nuovi personaggi, nuovi plot e nuove risoluzioni. Questa tensione di accompagnamento fa rimanere il pubblico coinvolto nelle successive storie, qualsiasi esse siano!
Le storie influenzano il modo di pensare delle persone in relazione a sé stessi e al mondo circostante. Ascoltare e raccontare storie permette di dare un senso alle cose e alla loro esistenza. Inoltre, le persone desiderano rispecchiarsi nei valori di un marchio, perciò è importante trasmetterli attraverso narrazioni significative. L’economista David A.Aaker afferma che: “La prima caratteristica di una storia significativa, al contrario di una storia tattica, è aspettarsi che quest’ultima abbia una vita breve. […] Un messaggio strategico con una certa enfasi sui valori organizzativi, una visione del brand, una proposta di valore per il cliente e una strategia di business che accompagnerà tutto questo, ci si aspetta che duri per molto tempo. […] L’altra caratteristica è che deve essere una storia potente. Deve essere qualcosa di memorabile… qualcosa di cui la gente parlerà e ripeterà”.
Claudia Sacchini