In un mondo ormai governato dalla tecnologia e dall’informatica, si pensa spesso che questi strumenti manipolino le persone, fino a renderle burattini. Ma se, invece, fossero dei mezzi rivelatori delle ingiustizie politiche e sociali? Anonymous ne diventa l’esempio lampante, basta vedere la sua recente scelta di combattere conto la censura informativa, attuata dal governo russo, a discapito della sua popolazione civile.
È ormai sotto gli occhi di tutti la situazione attuale della guerra tra Ucraina e Russia, che sta causando grandi disagi a livello economico ed umanitario e che sembra non arrivare mai ad una fine. Molto cauti sono i movimenti ed i provvedimenti dei vari Stati del mondo, al fine di scongiurare lo scoppio di una terza guerra mondiale. In tutto ciò, l’informazione mediatica gioca un ruolo fondamentale nella trasmissione dei principali avvenimenti, al fine di rendere partecipe tutto il mondo della realtà che si sta vivendo in Ucraina. Il problema sorge, però, nel momento in cui questo genere di informazione viene filtrata e manipolata dal governo, in modo da far vedere i fatti tramite un solo punto di vista.
Questo è proprio il caso della Russia, una repubblica federale semipresidenziale, che, però, di democratico ha ben poco. Infatti, il governo russo, al fine di tutelarsi e di non perdere l’appoggio dei cittadini nei confronti di Putin, ha puntato verso la non-trasparenza. In virtù di ciò, il popolo russo conosce solo la verità che Putin vuole mostrare, che è l’opposto di quella che il resto del mondo vede. Radio, Tv, app e tutti gli altri mezzi di comunicazione russi sono controllati direttamente dal governo, che spaccia l’invasione dell’Ucraina come qualcosa di positivo, benevolo e patriottico, manipolando in tal modo le menti degli ignari cittadini russi.
È proprio in seguito a questa consapevolezza che subentra l’operato del gruppo Anonymous. Innanzitutto, di chi stiamo parlando? Rappresentato dall’iconica maschera di Guy Fawkes, Anonymous è un movimento collettivo internazionale decentralizzato di hacktivismo che agisce in maniera segreta e coordinata al fine di perseguire un unico obiettivo che garantisca la libertà d’espressione. Avendo constatato che la libertà d’espressione in Russia è stata fortemente censurata dal governo, gli hacker del gruppo hanno iniziato ad attaccare tutti i sistemi informativi russi, intrufolandosi nei siti governativi e nelle principali reti televisive nazionali trasmettendo video e foto che mostrano la realtà della guerra in Ucraina, screditando ciò che il governo-Putin vuole far credere ai cittadini.
Dal 25 febbraio 2022, Anonymous ha inaugurato l’operazione OpRussia, volta ad attuare continui cyber attacchi alla Russia ed i cui successi vengono trasmessi via Twitter dal profilo stesso dell’organizzazione. Non di certo un mezzo da sottovalutare, bensì da tenere presente qualora si tenti di censurare la libertà di espressione. Anonymous ci vede.
Isabella Migliorati