Come mai i robot e la possibilità di interagire con loro ci affascina così tanto? Quanto e come la nostra vita è condivisa con le intelligenze artificiali? Come si configura la paura che queste possano prendere il sopravvento?
Per la Milano Digital Week il nostro ateneo ha ospitato un ciclo di conferenze conclusosi con “Ai confini dell’umano: robot antropomorfi nell’immaginario contemporaneo”, titolo non solo della conferenza ma dell’omonimo volume a cura di Massimo Locatelli e Francesco Toniolo, in cui si dà una possibile risposta alle precedenti domande e a molte altre.
Durante l’incontro, condotto dai Professori Ruggero Eugeni, Alice Cati e Virgil Darelli, si è aperta una discussione sul volume e sul modo in cui esso aspiri ad aprire una prospettiva differente sui robot e su tutto l’immaginario che li circonda, all’interno delle comunicazioni audiovisive e delle innovazioni digitali. Secondo gli autori è necessario leggere la tecnologia come un’interfaccia tra noi e l’ambiente, in quanto l’uomo è fatto per avere delle interazioni tecnologiche e la cultura condiziona fortemente il nostro modo di percepire e di rappresentare il mondo della robotica.
Durante la conferenza si è cercato di far emergere la dimensione culturale e umana dell’androide e di scoprire come la nostra memoria viene rielaborata attraverso i dispositivi artificiali, superando quella dicotomia tra memoria soggettiva interna e memoria esterna. Un altro argomento che è stato affrontato riguarda l’incarnazione dei robot delle nostre paure legate a dei traumi, infatti le diverse sembianze che il robot ha assunto nei diversi prodotti consentono una ricchezza di rappresentazione di temi. Tutti questi temi sono stati esplorati con un approccio multidisciplinare: dalla chiave più archeologica e storica a quella più antropologica e filologica, non dimenticando i molteplici problemi di fiducia e i dilemmi etici che l’argomento, per sua natura, porta con sé.
Il volume dunque non solo apre a nuove prospettive, ma può sollecitare degli interessanti spunti di riflessione, in un universo digitale che come un equilibrista si pone sul filo della realtà e della fantascienza.
É possibile trovare l’incontro in open access al seguente link: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/book/851
Piamaria Facenda