Comunicazione e sostenibilità: il caso Intesa Sanpaolo

Sul sito ufficiale della banca Intesa Sanpaolo, è possibile consultare la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria che rendiconta gli impegni e i risultati raggiunti dal Gruppo in ambito ESG (Environmental, Social and Governance).

La redazione del documento è prevista dal Dlgs 254/2016 che, in attuazione di direttive europee, ha stabilito l’obbligo per i grandi gruppi bancari, di redigere annualmente un documento che riepiloghi gli aspetti più rilevanti della propria gestione in tema di sostenibilità. Anche ad un lettore inesperto, appare subito evidente che il documento in questione risulta un bell’esempio di qualità della comunicazione aziendale diretto agli azionisti, alla clientela ed ai terzi in genere; il testo appare infatti molto completo e basta scorrerne l’indice per cogliere il livello di completezza degli argomenti trattati ma soprattutto, la concretezza dei progetti e delle iniziative introdotte dall’azienda, ai fini del raggiungimento degli obiettivi dati.

Probabilmente non riesce immediato associare un gruppo bancario al concetto di iniziative legate alla sostenibilità; invece, il corposo documento, composto di circa 300 pagine, accompagna il lettore alla scoperta di come un’azienda, ed una banca in particolare, può, attraverso le proprie scelte, orientare la bussola verso un futuro migliore per tutti

A titolo di esempio, ampi spazi sono dedicati all’inclusione finanziaria nei confronti delle imprese vulnerabili e del settore del “no profit”, al supporto fornito alle comunità, attraverso, tra l’altro, progetti di formazione lavoro dedicati ai giovani, alla promozione di iniziative culturali sul territorio, all’inclusione delle diversità negli organici del Gruppo e nei percorsi di carriera, alla promozione di un’economia green ed al contrasto ai cambiamenti climatici, e tanto altro ancora.

Particolarmente efficace appare la descrizione delle adesioni volontarie ad iniziative nazionali ed internazionali finalizzate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Ne sono un esempio l’iniziativa dell’ONU “Global Compact” che promuove la responsabilità sociale delle imprese attraverso l’adesione a dieci principi fondamentali relativi ai diritti umani, al lavoro, all’ambiente e alla lotta alla corruzione; o ancora i “Women’s Empowerment Principles”, principi che definiscono linee guida per le imprese rivolte alla promozione dell’uguaglianza di genere e allo sviluppo professionale femminile nel luogo di lavoro.

Tuttavia, quanto abbiamo citato, rappresenta davvero solo una minima parte di quanto realmente viene descritto nel documento. La descrizione dei contenuti è accompagnata da grafici ed istogrammi che aiutano il lettore a cogliere gli aspetti salienti dei risultati raggiuti ed il confronto con gli anni precedenti.

Infine, un’ampia parte descrittiva è dedicata ai riconoscimenti ottenuti dal Gruppo, in termini di presenza nei principali indici e classifiche internazionali di aziende orientate alla sostenibilità ed alla salvaguardia delle diversità. In conclusione, un plauso alla concretezza delle azioni ma anche alla grande efficacia dei contenuti ed alle modalità di esposizione dei contenuti stessi. Temi del futuro che sempre più accompagneranno gli obblighi informativi da parte delle aziende.

Alessia Moretti