Due minuti: il lasso di tempo, secondo Barilla, in cui ognuno di noi può fare la propria parte per la salvaguardia del pianeta. Come? Con la tecnica del Passive Cooking, il metodo per cuocere la pasta sfruttando il calore dell’acqua a fornello spento. Questo è il messaggio della nuova campagna digital globale di Barilla firmata da Publicis Italy/LePub in collaborazione con TOILETPAPER: Un paio di minuti possono fare la differenza. Infatti, la cottura passiva, di cui si parla sempre più spesso, è in grado di ridurre dell’80% le emissioni di CO2 rispetto al metodo di cottura tradizionale.
Il procedimento prevede di portare a bollore l’acqua e di buttare la pasta. Dopo un paio di minuti si possono spegnere i fornelli, mettere il coperchio e aspettare il giusto tempo di cottura in base al tipo di pasta. La nuova tecnica viene divulgata da Barilla anche attraverso una video strategy molto pop che mira a generare esternalità positive (risparmio del gas e rispetto dell’ambiente) e ad elevare il brand verso una reputazione più solida e un posizionamento più sostenibile e fresco (in linea con la Gen Z).
La video strategy multisoggetto, infatti, ha un tone of voice molto giovanile, uno stile minimal e accattivante e leggermente vintage, che contrappone azioni operose come imparare a nuotare, fare le valigie, cambiare il proprio stile, imparare a giocare a scacchi, infattibili in 2 minuti, ad un’azione che è il core della campagna e che può essere fatta in un paio di minuti: fare qualcosa di buono per il pianeta.
La campagna abita inoltre anche il sito con una sezione apposita sul Passive Cooking. Qui, la possibilità di scaricare un file open source e le istruzioni per costruire il device tecnologico che è la ciliegina sulla torta della campagna: il passive cooker, un dispositivo che aiuta a seguire le tempistiche giuste nella cottura passiva.
Se non si è dei makers, Barilla ha studiato anche il Passive Cooking Bot: un chatbot su Whatsapp capace di guidare l’utente passo dopo passo durante la cottura passiva della pasta. Le istruzioni arrivano come messaggi e le notifiche avvisano delle tempistiche.
Un bell’esempio di come la tecnologia può essere messa al servizio dell’ambiente, della creatività, e del branding. Ma non solo: anche di come il saper carpire gli insight sociali e culturali sia ancora una volta un’attitudine vincente per i brand. L’hype sulla cultura passiva rilanciato dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi su Twitter, i rincari energetici, la necessità di intraprendere azioni collettive per salvaguardare il pianeta, sono solo 3 dei focus che hanno guidato questo progetto.