ENIT E NETFLIX INSIEME PER PROMUOVERE IL “BEL PAESE”

Guardare un film, una serie tv e rimanere affascinati dai luoghi e i paesaggi è diventato parte della nostra esperienza di consumo mediale. Tante volte abbiamo sognato di poterci trovare in questi luoghi magici dove tutto sembra semplice e felice, dove anche noi spettatori siamo parte di una storia già scritta che nella maggior parte dei casi porta a un lieto fine.

Nel 2020 a causa della pandemia globale di Covid-19 i viaggi, e in maniera più generale, il turismo, hanno subito una battuta d’arresto. Niente più voli, niente più hotel, mare… niente più viaggi nelle nostre mete del cuore, luoghi visti solo attraverso uno schermo e tanto desiderati. Per fortuna c’erano gli schermi, o meglio, i contenuti che nel periodo di lockdown ci hanno fatto compagnia. La fruizione di contenuti sulle piattaforme è cresciuta e con essa anche le partnership con gli enti del turismo. Queste partnership hanno portato un buon flusso di turisti in diverse zone d’Italia e alcuni di questi accordi sono stati rinnovati.

Per esempio, ENIT e Netflix hanno siglato un accordo per continuare a rafforzare il legame tra produzione audiovisiva e promozione turistica. Il progetto mira a promuovere il brand Italia e verrà sviluppato da un team dedicato. Il progetto è stato sostenuto dai risultati dello studio che è stato condotto su un campione rappresentativo della popolazione in 6 paesi tra cui Brasile, Francia, India, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti. I risultati mostrano che le persone che hanno fruito di contenuti italiani, hanno una probabilità maggiore di considerare l’Italia come la propria prossima destinazione turistica. In più, l’87% delle persone che hanno guardato contenuti italiani hanno dichiarato di essere interessati a visitare l’Italia. I punti di forza che hanno permesso un risvolto positivo dell’indagine e una maggiore inclinazione a visitare il Paese sono la storia, la cucina e la cultura.

Sono tante le serie televisive italiane di Netflix che hanno contribuito alla crescita di questo fenomeno: “SummerTime” ambientata a Cesenatico; “Baby”, “Suburra – La serie” e “Skam Italia” che possono vantare come sfondo della narrazione niente meno che la capitale d’Italia; “Curon” ambientato in Trentino-Alto Adige; “Il nome della rosa” ci porta nelle alpi piemontesi; “Fedeltà” le cui location sono Milano e Rimini. Ultimo, ma non per importanza, “E’ stata la mano di Dio”, film di Paolo Sorrentino ambientato a Napoli negli anni ’80 e candidato agli Oscar 2022 come Miglior Film Internazionale.

Veronica Minardi