PROMUOVERE UN TERRITORIO ATTRAVERSO LO SCHERMO: IL TURISMO SCREEN INDUCED

Chi durante la visione di “Notting Hill” non ha sognato di visitare i magici luoghi londinesi in cui il film è stato girato? O quanti dopo aver visto film come “Il Signore degli Anelli”, “Le cronache di Narnia”, “L’ultimo samurai” hanno programmato il loro prossimo viaggio in Nuova Zelanda?

Questo fenomeno è descritto dal concetto di “turismo screen induced” (nell’ambito specifico del cinema anche detto “cineturismo”), ovvero tutte quelle forme di turismo sollecitate e motivate dall’esperienza di visione pregressa di un prodotto audiovisivo o fruizione di un contenuto mediale.

Il viaggio per i cineturisti rappresenta un modo per rivivere le emozioni provate durante la visione di una scena di un film o per sentirsi più ‘’vicini’’ ai loro attori preferiti. Il driver che fa scattare la scelta di visitare una location, dove è stato girato un film o una serie, è la nostalgia, che rappresenta quindi uno degli attivatori del turismo screen induced. Dati statistici dimostrano che il 31% dei turisti internazionali ha scelto almeno una volta per i propri viaggi una location di una serie, un film o un qualsiasi altro prodotto dello schermo.

Il territorio italiano ha acquisito notorietà grazie a molti prodotti culturali di successo. Parliamo, ad esempio, della Sicilia di Montalbano, della Basilicata di Rocco Papaleo, della Napoli di Gomorra fino alla Puglia di Checco Zalone. Questi contenuti hanno aumentato l’affluenza e la fama dei territori che li hanno ospitati, richiamando l’attenzione di turisti da tutto il mondo.

In questo contesto, il cineturismo si è dimostrato un business molto profittevole, basta guardare anche allo sviluppo di tutti i servizi di Airbnb, che offrono la possibilità di alloggiare in location famose come, ad esempio, l’iconica casa del film “Scream” o la casa di Bella Swan, la protagonista femminile interpretata da Kristen Stewart nella saga cinematografica “Twilight” o ancora la maestosa villa di “House of Gucci”. Quest’ultima, rappresentata dalla storica residenza di Villa Balbiano sul lago di Como, ha aperto le porte, dando la possibilità a due persone di prenotare una notte nella Master Suite al prezzo di mille euro.

Non ci sono più dubbi che questo tipo di turismo rappresenti una grande opportunità per la promozione del territorio e della cultura di un paese, potendo quindi diventare, per l’Italia, una strategia di valorizzazione del territorio, in cui anche i patrimoni culturali di centri più piccoli possono diventare attrattivi. Inoltre, la promozione può essere duplice: anche i territori che hanno ospitato una location di un film possono, a loro volta, rimandare il turista che li dovesse attraversare verso quel prodotto culturale. La grande sfida per valorizzare questo tipo di turismo è far in modo che i produttori del film, anche nei momenti in cui lo promuovono, parlino dei territori in cui è stato realizzato e, all’inverso, che le amministrazioni locali parlino dei film che sono stati realizzati nei loro territori.

Elisa Rossini Gentili