Avete mai sentito nominare la sigla CODA? Corrisponde all’inglese child of deaf adults e sta ad indicare coloro che sono nati da genitori affetti da sordità. Ed è proprio questa categoria di persone ad essere al centro di uno spot di Google chiamato A CODA Story.
Lo spot pubblicitario si propone di mettere in risalto questa realtà, che molti non conoscono, e lo fa attraverso il racconto in voiceover di un ragazzo asiatico CODA. Mentre il protagonista spiega che entrambi i suoi genitori sono nati sordi, osserviamo comparire sullo schermo le foto di sua madre e suo padre insieme. Successivamente, viene presentato un dato che fa riflettere: 466 milioni di persone al mondo sono sorde. Tra queste, il 93% sono adulti e il 7% sono bambini. Il protagonista dello spot continua poi raccontando delle volte in cui la sua situazione di figlio udente nato da genitori sordi ha suscitato curiosità negli altri. Si è sempre sentito a metà tra due mondi, tra quello degli udenti e quello dei non udenti. Grazie a questa sua situazione, ha sempre avuto modo di essere di aiuto per i suoi genitori, avendo la possibilità di tradurre per loro e, così facendo, sentendosi anche più vicino a loro.
Il protagonista racconta poi dell’importanza sempre maggiore che ha assunto la capacità di comunicare durante il Covid, quando era impossibile vedersi di persona. Viene mostrata una videochiamata su Google Meet tra i genitori ormai anziani e il protagonista con moglie e figlio. Durante questa videochiamata, i genitori hanno la possibilità di attivare i sottotitoli automatici per poter comprendere ciò che viene detto dall’altra parte dello schermo. Come nonni, non vogliono perdersi neanche un momento della vita del proprio nipotino. In questo, le funzionalità offerte da Google si rivelano estremamente di aiuto: oltre ai sottotitoli su Google Meet, infatti, è possibile applicare una live caption anche ai video.
Un altro elemento importante che si può cogliere da questo spot si riscontra nei commenti presenti sotto al video su YouTube. Molti utenti hanno commentato raccontando la propria esperienza come CODA o come persone non udenti, sottolineando l’utilità degli strumenti offerti da Google ed esprimendo apprezzamenti verso l’idea alla base del video. Si è quindi creata nei commenti una situazione di forte solidarietà e condivisione, dando anche un’idea dell’ampiezza di questa comunità.
Lo spot pubblicitario si conclude con un messaggio finale di Google: «Helping you stay close». Emerge quindi l’intento di Google di mettere la propria tecnologia al servizio delle persone per avere un impatto positivo sulla società e per migliorare la qualità di vita di tutti, soprattutto delle minoranze. Questo lato di Google si nota anche nello spot Loretta, dove vengono evidenziati i vantaggi della tecnologia per la memoria.