Gli effetti della pandemia da Covid-19 sono stati molto più pesanti di quanto tutti, forse, ci saremmo aspettati. Molte persone hanno visto cambiare i propri stili di vita e sono state costrette ad abituarsi a routine diverse.
Anche il mondo del lavoro ne ha risentito: tra i principali settori in crisi, sicuramente, quello del turismo. In effetti, come ricorderemo, la mobilità a livello internazionale è stata limitata per parecchi mesi e oggi, la “sedentarietà” sembra quasi diventata “la nuova normalità”.
Al centro dei riflettori, Milano; una metropoli dinamica, vitale, attiva, che ha dovuto fare i conti con le conseguenze negative della pandemia.
Oggi, superato lo stato d’emergenza, il capoluogo lombardo è pronto a ripartire. E sceglie di farlo in grande, “rilanciandosi” anche all’estero con la campagna in lingua inglese “Not in Milano” firmata We Are Social e promossa da Milano&Partners, un’associazione fondata dal Comune di Milano, nonché agenzia di promozione ufficiale della città, e Yes Milano, ovvero l’Ufficio Informazioni Turistiche. Il contesto di lancio è proprio quello della “rinascita” dopo la crisi pandemica, in ottica di ripresa di una delle principali fonti di ricchezza per la città: il turismo legato al business.
L’obiettivo della campagna è quello di citare e abbattere alcuni stereotipi e cliché che si è soliti attribuire alla città di Milano (da qui il naming NOT in Milano): «Ti capita mai di correre al primo appuntamento della giornata, senza aver bevuto il tuo cappuccino? Not in Milano!».
Lo spot fa parte di una strategia di comunicazione internazionale per proporre Milano come ottima meta, tra le destinazioni europee, per organizzare viaggi d’affari, riuscendo però a mantenere un giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. Si vuole mostrare la città sotto una luce più positiva, che unisce opportunità di carriera e ottima qualità di vita.
Milano viene descritta anche come città dell’innovazione, della moda, del design e della cultura. Tra i protagonisti delle riprese, infatti, alcuni noti personaggi pubblici italiani, come Margherita Maccapani Missoni, lo Chef Carlo Cracco e Alberto Dalmasso, CEO e co-founder di Satispay.
Per la riapertura della città, si sceglie di mostrare tutto il meglio che offre. Non a caso, vengono ripresi alcuni dei luoghi più iconici: il Duomo, City Life e la stazione Centrale.
“Not in Milano” aiuta a comunicare che «business e lifestyle» vanno di pari passo. Quindi…che aspetti? Come dice lo spot: «Come and see what real business is like, in Milano».