ROSSGRAM: IL NUOVO SOCIAL NETWORK RUSSO

La guerra tra Russia e Ucraina è combattuta su diversi fronti, tra cui anche quello relativo ai social media. In riferimento a questo e ad altri conflitti più recenti, si parla infatti di guerra mediatica. Il 28 marzo 2022, la Russia lancerà Rossgram, un nuovo social media che si propone come alternativa a quelli occidentali. La notizia, infatti, giunge dopo che Instagram e Facebook sono stati bloccati in tutto il Paese. C’è da chiedersi se Rossgram verrà accettato dalla popolazione, o se sarà un clamoroso insuccesso.

La censura è un elemento importante in ogni regime autoritario: controllare pensieri e parole della gente aiuta a tenere a bada il popolo. Lo scrittore George Orwell ne fa un importante tema nel suo romanzo 1984. In 1984, Orwell descrive un mondo distopico, in cui la storia passata viene riscritta e alcune parole sono vietate perché considerate pericolose. Ad esempio, si pensa sia meglio che la parola “rivoluzione” non sia conosciuta, così che il popolo non possa pensare di iniziarne una. Tutto ciò sembra assurdo e molto fantasioso; eppure oggi, in Russia, è proibito riferirsi all’invasione dell’Ucraina con il termine guerra.

Tuttavia, oggi l’umanità dispone di un altro, potentissimo linguaggio: quello dei social media. Questo, è un grande pericolo per un regime che cerca di censurare molte informazioni. Anche se la Russia riesce a controllare i contenuti che circolano all’interno del Paese tramite i canali tradizionali (come TV e giornali), è molto facile per le persone reperire informazioni provenienti dall’estero in modo immediato, tramite i social media.

Inoltre, il pericolo che i principali social network occidentali potrebbero rappresentare per la Russia è la possibilità di raccogliere enormi quantità di dati dagli utenti. Per loro natura, infatti, i social network raccolgono informazioni importanti, e questo potrebbe non andare a genio al governo russo, già vittima di una dispersione di sensibilissimi documenti sulla guerra in seguito a un attacco del movimento hacktivista Anonymous.

Per resistere al tentativo russo di bloccare Instagram e Facebook, molte persone stanno usando connessioni VPN, che permettono all’utente di mantenere la propria privacy. Questo dimostra che, almeno in parte, i cittadini russi sono consapevoli del tentativo del regime di raccontare la propria fantasiosissima versione dei fatti (secondo cui la Russia sarebbe l’eroica protagonista della lotta contro il neo-Nazismo).

Insomma, se un tempo era più semplice isolare uno Stato e indottrinarne gli abitanti con le proprie idee e la propaganda, oggi la comunicazione di una guerra è diversa rispetto al passato. La diversità risiede infatti in una nuova e preziosissima arma a disposizione delle persone: la possibilità di tenersi informati in modo semplice e immediato tramite canali differenziati e mettere in discussione quello che viene proposto dai tradizionali mezzi di comunicazione.

Questo non è importante solo per la popolazione russa, ma ciò che sta avvenendo in Russia deve essere un importante spunto di riflessione rispetto al fatto che ognuno di noi deve prendersi gelosamente cura della libertà di informazione nel proprio paese perché, quando questa viene a mancare, i pericoli sono enormi.

Chiara Ricci