C’ERA UNA VOLTA UN SOCIAL CHIAMATO CLUBHOUSE…

Basato esclusivamente sulle voci degli utenti e caratterizzato da grande esclusività, a inizio del 2021 Clubhouse era diventato il social network del momento. Ma ad oggi sembra essere sparito da tutti i radar, che fine ha fatto questo social?

Clubhouse a inizio anno, nel pieno del lockdown, ha avuto un boom di popolarità. Sono numerosi gli elementi chiave del suo successo iniziale. In primis, la novità che rappresentava: un nuovo tipo di social, senza immagini e chat, con solo la voce dei suoi utenti e basato sull’esperienza in real time (infatti una volta terminata la discussione di gruppo se ne perdeva oggi traccia). Altro punto forte del social era la sua esclusività, essere su Clubhouse voleva dire far parte di una élite, per iscriversi era necessario ricevere un invito da un altro utente e possedere un dispositivo iOS. Da ultimo, non si può non citare il timing, Clubhouse è stato nato ad aprile del 2020 e ha raggiunto il suo picco massimo di utenti (più di 2 milioni) a febbraio 2021, proprio un periodo in cui la quasi totalità del globo era sottoposta a restrizione dovute al Covid-19.

La realtà però non è rimasta tutta rose e fiori a lungo: i download dell’app sono drasticamente diminuiti, e forse le ragioni che hanno provocato questo calo sono le stesse che avevano portato all’iniziale trionfo.

L’elemento di novità di Clubhouse è venuto meno una volta che funzionalità simili sono state integrate all’interno di piattaforme concorrenti già affermate, come Facebook e Twitter. La lentezza nel rendere disponibile una versione dell’app compatibile con Android e il sistema ad invito hanno sicuramente limitato il bacino di utenti. Infine, l’esperienza esclusivamente e costantemente live ha rapidamente perso il suo appeal una volta che le restrizioni si sono ridotte; avere la possibilità di uscire di casa implicava automaticamente meno tempo disponibile da dedicare all’applicazione. 

Clubhouse, però, non si è data per vinta. Per contrastare il calo di download e utenti attivi, ha recentemente introdotto delle nuove funzioni. Tra le più importanti c’è “Replay”, che dà la possibilità ai creator di registrare l’audio nella loro Room, in modo da renderlo successivamente riascoltabile a chi si sia perso la diretta. Anche l’introduzione dei sottotitoli in tempo reale, al momento disponibile solo su iOS, supportati per 13 lingue (tra cui l’italiano) è un passo nella giusta direzione. 

Tuttavia, al momento, queste funzioni non sembrano sufficienti per far accorrere nuovamente gli utenti sul social. Giunti a questo punto, è comprensibile domandarsi se, come in ogni favola che si rispetti, ci sarà un lieto fine per Clubhouse. Lasciamo ai posteri l’ardua sentenza.

Camilla Ilva Ferrari