Uno spazio di contaminazioni espressive ed estetiche, un laboratorio, una rivoluzione nel modo di pensare la moda, il tutto reso possibile grazie alla rete. Questo è Gucci Vault, la nuova piattaforma sperimentale pensata da Alessandro Michele, direttore creativo della nota casa di moda.
È stato lanciato a Milano, durante la Milano Fashion Week dello scorso settembre, il concept store 2.0 di Gucci, Gucci Vault, «un luogo in perenne evoluzione dove poter rendere possibili delle conversazioni “impossibili” tra oggetti di provenienza, autori ed epoche differenti». Così l’ha descritto Michele, che nel presentare il suo progetto si è soffermato sull’esigenza di trasformare il vintage in qualcosa di mainstream.
Si tratta di uno spazio che ricorda un caveau, la stanza più nascosta e segreta della casa dove vengono riposti oggetti preziosi ma che spesso, con il tempo, vengono dimenticati. Il vecchio, l’antico, il vintage, qui incontra il nuovo: il web, capace di rendere i contenuti fruibili da tutti. Questa doppia faccia del progetto è ben visibile anche nell’organizzazione dello store online, in cui convergono la vendita di capi vintage accuratamente selezionati dal direttore creativo del brand ed uno spazio dedicato a giovani designer provenienti da tutto il mondo che interagiscono tra di loro scambiandosi idee e influenzandosi a vicenda.
L’obiettivo di Michele è quello di rafforzare il valore del guardaroba già utilizzato, riagganciandosi inoltre alla tematica della sostenibilità e andando controcorrente rispetto all’universo della moda odierno, in cui il concetto di fast-fashion è ormai profondamente radicato. Il passato, secondo lui, può conferire un valore aggiunto al prodotto. Sempre secondo lo stilista, Gucci Vault, è uno spazio online in cui dar vita a «conversazioni impossibili» tra oggetti che provengono da luoghi, autori ed epoche molto diversi tra loro, consentendo il dialogo tra passato e presente e generando stimoli per il futuro.
Gucci Vault vuole sottolineare il fatto che avere un vissuto non è qualcosa di negativo, ma significa portare con sé una storia che genera un valore. Gli abiti in vendita nell’ e-commerce provengono dagli archivi della Maison e sono stati scelti direttamente da Michele e da alcuni esperti archivisti della casa di moda, dopo averli riportati in vita ritrasformandoli in abiti “come nuovi” e, in alcuni casi, personalizzati.
Nello store i prodotti saranno disponibili a intervalli regolari durante l’anno e, ovviamente, in quantità limitate. Ogni articolo è unico e venduto in una confezione originale e raffinata su misura del cliente.
La maison, nella realizzazione di questa piattaforma innovativa, si è ispirata ai concept store multimediali degli anni Novanta, aggiungendo quel pizzico di modernità e proiezione verso il futuro dato dall’Internet. L’idea del creative director è poi quella di allargare il progetto attraverso molteplici collaborazioni con altri marchi, che gli consentiranno una produzione sempre più straordinaria e nuova: «Vault è il luogo delle meraviglie che s’ibrideranno, si uniranno per dare vita a sempre nuove gestazioni: il grande talento di Gucci, del resto, è il non rimanere mai uguale a sé stesso, non invecchiare mai».
Beatrice Cantù