È sempre bello prendersi un momento e riflettere sulla complessità delle forme di espressione e comunicazione odierne.
Non si può che cominciare allora da un genere immortale, da un’arte oggi alquanto dominata da contraddizioni in tensione: la poesia. Così gettonata soprattutto nel web e così pura, incontaminata nella mente di chi la pronuncia con verità.
Edoardo Sanguineti, poeta della seconda metà del 1900, raccontava la poesia come uno sguardo vergine sulla realtà e, allo stesso tempo, come caratterizzata da una vita clandestina. Versi che si mostrano e si trasformano, versi intimi e versi trasgressori. Per grandi penne e per tutti coloro che vogliono dare concretezza alla loro anima. Ieri e oggi, insieme.
La poesia è catartica, trasforma il dolore in qualcosa di altro, di superiore, di immortale. Vive con chi l’ha scritta e viaggia verso chi la leggerà. In tempi bui può offrire lo spiraglio di luce che manca grazie alla manifestazione di una sintetica complessità: insegna a riassumere con poche parole un universo immenso di significato. Nata per emozionare e per essere condivisa, è un’unione di versi di senso che fa nascere nuovi orizzonti.
La poesia oggi ha perso la sua elitarietà, per molti ciò è un male, per altri, invece, la dislocazione è un’occasione per assaporare ancora di più versi che fanno bene al cuore. Per fare poesia non serve più soltanto essere grandi letterati, la vita stessa è poesia, tutti possono dire non la verità in assoluto, ma una verità, la loro, sul mondo e farla arrivare lontano.
La poesia si evolve con l’umanità, senza essere mai uguale a se stessa; ha cambiato nel tempo la sua forma, non il suo valore. L’unica osservazione che può essere corretta riguarda non tanto la mancanza, oggi, di voci autorevoli, quanto più la pubblicazione, in larga parte via social, di contenuti poco pensati. Inoltre, pochi sembrano accettare un confronto, un dialogo, una critica educata, un’idea diversa dalla propria.
Per fare arte serve assaporare il mondo con le sue voci senza onnipotenza. Poeta è colui che sa amare, tutti possiamo esserlo, basta solo non sentirsi i migliori.