L’INDUSTRIA DEL GAMING E I PRINCIPALI TREND ACCELERATI DALLA PANDEMIA

Quest’ultimo anno è stato particolarmente redditizio per alcuni settori: la tecnologia, l’elettronica, l’e-commerce. Tra questi, anche il settore gaming è cresciuto a livello esponenziale, in termini reputazionali ed economici.

La pandemia ha avuto un enorme impatto sul settore di videogiochi. A fronte della chiusura di sale da gioco e AWP (letteralmente Amusement with Prizes), infatti, è stato registrata un’incredibile crescita del numero di giocatori nelle piattaforme online. Una ricerca di Deloitte conferma che, durante il primo lockdown in Italia (indicativamente il mese di marzo e maggio 2020), si è registrato un incremento di giocatori online di circa il 24%, mentre la media europea (UK, Belgio, Danimarca, Germania, Svezia…) si attesta intorno al 16% – anche se il vero boom si è registrato in Cina con un incremento del 43%. Questi dati confermano che gli utenti europei – e non solo – tra i 18 e i 34 anni, hanno speso il loro tempo connessi in siti di gaming, nonostante gli impegni che concernono la didattica a distanza di scuole e università, e lo smart working per i lavoratori.

Secondo l’articolo pubblicato da Comscore, che si occupa di attività di pianificazione, gestione e valutazione di campagne mediatiche online, occorre distinguere tra i siti (o app) di Gaming Information, che offrono news e informazioni sulle ultime uscite, forum, trucchi e suggerimenti, come gamespot.com, e i siti di Online Gaming, che invece offrono agli utenti la possibilità di giocare online – la modalità di gioco preferita rimane la single player, anche se in Italia la modalità multiplayer è aumentata del 4% –, o a giochi come Farmville e The Sims nella sua versione più recente.

A sottolineare ulteriormente l’interesse nei confronti del gaming vi sono i dati relativi alla ricerca di dispositivi tecnologici sempre più all’avanguardia e postazioni da gioco sempre più comode. A proposito di quest’ultime si è parlato molto del comfort gaming, per simulare in modo verosimile l’esperienza mediale e potenziare la propria prestazione di gioco (in tal senso si è registrato un picco di ricerche su Internet di Gaming Chair, sedie per la simulazione del gioco). Tra gli altri trend, quindi, si afferma prepotentemente l’home gaming, soprattutto grazie al lancio di nuove piattaforme (il debutto della Playstation 5 a novembre 2020 ne è solo un esempio) e il mobile gaming, che si prospetta crescerà ancora grazie all’avvento della tecnologia 5G.

Si può dire, dunque, che la pandemia abbia accelerato l’interesse nei confronti dell’elettronica e della tecnologia avanzata del settore, ma anche lo sviluppo di nuove forme di comunicazione, per esempio la modalità PvP (player versus player) consente di provare uno scontro tra personaggi avversari reali, nonché di prendere parte a un team di altri giocatori online sconosciuti, con cui è possibile dialogare e trovare dell’intesa per muovere un’azione di gioco coordinata (grazie a particolari cuffie e microfoni da gaming). Questo porta a evidenziare le nuove forme di socialità: si parla di una new sociability, o networked sociability, in riferimento alle relazioni sociali mediate dalla tecnologia, in particolar modo dalla rete di piattaforme social.

L’industria del gaming, destinata ad evolversi in modo prorompente e inevitabile, si avvia anche verso il consolidamento della modalità VR (Virtual Reality), la realtà aumentata grazie a particolari dispositivi come i visori VR (ndr. mesi fa ne avevamo parlato in un articolo sulla collaborazione avviata tra Rai Cinema Channel VR e PlayStation).

Infine, tra i trend principali del settore si annovera anche il cosiddetto Cloud Gaming, che si basa sull’uso di spazi cloud (servizi di archiviazione online), dando vita al settore GaaS (Gaming-as-Services). Si tratta di un modello di business per ottenere dai giochi un reddito continuo, un modo per le società di monetizzare anche dopo aver lanciato il proprio prodotto sul mercato. Tra queste piattaforme si annoverano Google Stadia e Nvidia Geforce Now che consentono di acquistare singoli videogiochi che resteranno per sempre nella nostra libreria virtuale, mentre il cloud diventa uno strumento digitale sempre più simile a una console.

Bisogna ammettere che si tratta di tendenze cui è difficile restare imperterriti, soprattutto per gli amanti del digital e della tecnologia.

Alessia Sabrina Natalino