FAST-GOURMET: UNO DEI NUOVI FORMAT PER LA RISTORAZIONE

Le tendenze nel food & beverage che si erano previste per il 2020/2021 sono state riconsiderate alla luce della pandemia, portando alla nascita di nuovi format anche molto apprezzati dai consumatori. Diversi studi si sono interrogati, tramite ricerche di mercato, su quale potesse essere il futuro della ristorazione per permettere agli imprenditori di risollevarsi dai mesi di lockdown consigliando loro quali strategie di adattamento considerare.

Coqtail Milano, la prima community italiana specializzata nella ricerca di tendenze nel settore food & beverage, ha realizzato un report chiamato Food&Beverage a Milano nel 2020: analisi e trend che evidenzia le problematiche affrontate durante il lockdown e le buone pratiche da adottare per gli scenari futuri. 

Durante la ricerca sono emerse soprattutto cinque tendenze in adattamento alla pandemia. Questi format si sono già consolidati nei grandi centri urbani, e hanno tutte le caratteristiche per rappresentare una svolta nel settore della ristorazione:

  1. Sfruttare gli spazi esterni, per evitare assembramenti e lunghe liste di attesa molti locali hanno sfruttato lo spazio esterno per permettere ai clienti di consumare un drink o qualche finger food;
  2. Delivery e Dark Kitchen, molte cucine sono diventate indipendenti e destinate alla preparazione di pietanze ad asporto o consegna delivery;
  3. Contactless, per garantire la sicurezza del consumatore e la riduzione dei contatti i menù diventano digitali e i pagamenti elettronici, una nuova normalità nel settore della ristorazione;
  4. Cliente al centro, puntare a personalizzare l’esperienza per rendere la permanenza al locale maggiormente piacevole e non un disagio è fondamentale. L’obiettivo è quello di mostrarsi flessibili, accoglienti e garantire un ottimo servizio a favore del cliente;
  5. Fast-gourmetlast but not least la maggiore contaminazione tra il fast-food e il fast-gourmet.

Quest’ultima tendenza ha un ruolo molto interessante perché guida i ristoratori a riconsiderare gran parte della propria offerta gastronomica. Questa nuova logica di somministrazione porta i locali ad adottare tutte quelle pratiche che un tempo erano sinonimo di dozzinale (fast-food) anche a realtà di più alto livello, mantenendo di prima qualità il servizio e le materie prime. 

È proprio la sinergia tra tecnologia e servizio che facilita un cibo sempre più fast e allo stesso tempo gourmet. I totem touch-screen, ad esempio, permettono di velocizzare le ordinazioni, il fine dining delivery, invece, permette una consegna di piatti gourmet direttamente a casa, quasi come al ristorante. 

Un altro aspetto consolidato, soprattutto tra i ristoranti stellati, è la proposta di più menù prestabiliti. Meno piatti alla carta e maggiore spazio alle degustazioni permettono di mantenere una cucina economicamente sostenibile, veloce e di alta qualità per chi la propone. L’offerta di percorsi degustativi a prezzi competitivi è strategica per contenere il food cost.

Ormai è chiaro come anche i format di alta qualità si stanno orientando a realtà che prima sarebbero state considerate incompatibili. Questo nuovo contesto non deve però spaventare i consumatori, a cui viene garantito comunque un servizio d’eccellenza

Nicole Perin