LA TESTIMONIANZA DI DIODATO: LA RADIO È SCOPERTA E PROPOSTA

Il legame storico, strutturale e inscindibile intercorrente tra musica e radio è stato al centro del webinar organizzato, il 4 novembre 2020, dai master Almed in Comunicazione Musicale e Fare Radio. Durante l’incontro i direttori Gianni Sibilla e Marco Pontini (presente anche in veste di vicepresidente Radio Italia) hanno conversato con Dario Giovannini, Managing Director di Carosello Records e vice presidente PMI, e Diodato, vincitore del Festival di Sanremo 2020, con il brano Fai Rumore.

La radio, nonostante l’avvento delle piattaforme streaming, continua a mantenere il suo ruolo di centralità, proponendosi quale link tra l’artista e il suo pubblico e perseguendo come mission il mantenere saldo tale legame. Per Diodato la radio è scoperta: il cantante, infatti, ha ricordato agli ascoltatori la trepidazione con cui ha sempre atteso le hit per poter conoscere nuove canzoni e registrare i suoi brani preferiti. Ed è anche proposta, uno strumento a disposizione dell’artista per raggiungere con la sua musica gli ascoltatori, colpendo, magari, con il suo messaggio anche i più distratti.

Si è osservato che in passato la radio era il primo media cui si faceva ricorso per lanciare un artista, oggi, invece, svolge più un ruolo di certificazione dei successi già conseguiti grazie alle piattaforme streaming. Opinione non pienamente condivisa dal discografico che ha spiegato come ogni progetto sia accompagnato da una strategia, confezionata in base alle sue caratteristiche. Esse vengono studiate attentamente al fine di capire il giusto canale da seguire per arrivare al pubblico tra piattaforme streaming o radio e, in questo secondo caso, il network cui rivolgersi, analizzandone tipo di programmazione e attitudine propositiva. Il discografico deve compiere una sorta di autocritica, portando avanti solo progetti di qualità, interpretando i big data per cogliere quanto non ancora presente sul mercato.

È indubbia l’importanza raggiunta dalle piattaforme streaming soprattutto durante la sospensione forzata dei concerti, imposta dall’emergenza pandemica in atto in Italia. Esse sono riuscite a coinvolgere anche un target più adulto, rispetto al normale bacino di utenti, che in precedenza si trovava per esempio a guardare con diffidenza l’uso della carta di credito su internet (necessaria per l’acquisto di contenuti musicali). Questo target continua comunque a preferire il calore della radio, che è anche intrattenimento e informazione

Lo streaming, pur rappresentando per gli artisti un modo di mantenere il contatto con il proprio pubblico, non può dirsi sostitutivo del live. Esso può essere un valore aggiunto se, per esempio, permette di vedere il concerto dalla prospettiva dei componenti della band che si stanno esibendo sul palco. Ma, tuttavia, non consente quel coinvolgimento e quella condivisione peculiari del concerto live. Anche per Diodato l’emozione del concerto dal vivo è insostituibile, il cantante si è reso infatti protagonista, quest’estate, di un tour live per il quale ha scelto ambientazioni suggestive. Un esempio è stata la località di Saint-Barthélemy, in Valle d’Aosta, dove il cantante si è esibito ad oltre duemila metri di altitudine.

Il webinar si è chiuso con un aneddoto raccontato dall’ospite d’onore nel rispondere alla domanda postagli riguardo al momento in cui i suoi genitori si sono resi conto di quale lavoro svolga. Diodato ha, a proposito, ricordato l’incontro all’indomani dell’esibizione a Sanremo con un parente che gli disse: “A zio, ti ho visto in televisione, finalmente sei un cantante!“, quasi dimenticando tutti gli anni di duro lavoro alle spalle del meritato successo. 

Alberta Manobianca