L’ACQUA BENE COMUNE

L’acqua è davvero un bene comune? L’evento #ILSOCIALECOMUNICA tenutosi nell’Auditorium Testori a Milano, organizzato da Pubblicità Progresso, ciriesco.it e ARPA Lombardia era un’iniziativa per la sensibilizzazione ambientale e il rispetto delle risorse del pianeta.

Grandi ospiti tra cui Pierfrancesco Majorino, Assessore Politiche sociali, Silvia Bellinzona, di ARPA Lombardia, Michele Falcone, Direttore Generale di CAP e Stefano Cetti, Direttore Generale di MM hanno portato alla luce i risultati delle loro ricerche partendo da un panorama locale fino ad arrivare a livello mondo. Tutti confermano che la Lombardia continui ad essere un’eccellenza a livello di depurazione, controlli e riciclo delle acque sporche: a questo proposito si è svolta un’iniziativa nelle scuole elementari milanesi e nelle province con l’obiettivo di sensibilizzare i bambini. Falcone e Cetti sottolineano che l’acqua dei nostri rubinetti sia buona, sicura e più conveniente. Fanno leva sul concetto di fiducia in quanto molti cittadini hanno paura che l’acqua non sia potabile. Per rassicurare a questo proposito interviene Bellinzona affermando che le acque lombarde sono costantemente monitorate.

Tuttavia alcune zone del sud soffrono di scarsità d’acqua a causa di reti vecchie ed inadeguate. Il Presidente dell’Asvis Enrico Giovannini evidenzia che in Italia si perde il 40% dell’acqua nelle tubazioni prima di poterla utilizzare e che purtroppo in molti paesi extra-UE la mancanza d’acqua e delle infrastrutture porta ancora malattie e morte. MonsignoTomasz Trafny, Capo del Dipartimento Scienza e Fede del Pontificio ci riporta alcuni dati del Unicef secondo cui due miliardi di persone non hanno acqua o ce l’hanno contaminata. L’acqua risente dell’inquinamento che non coinvolge solo quella dolce, ma anche quella del mare.

Ogni anno più di 6 miliardi di rifiuti vengono gettati negli oceani. A questo proposito Antionio Protopapa, Direttore di ricerca & Sviluppo di COREPLA, afferma che l’inquinamento di materie plastiche nei mari e fiumi dovrebbe diminuire grazie ad una direttiva europea che prevede che entro il 2025 la raccolta della plastica dovrà raggiungere il 90% in tutti i paesi europei.

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Tutti gli ospiti hanno spinto sul valore dell’acqua e sulla sensibilità all’attenzione della stessa poiché le sorgenti disponibili sono sempre minori. L’acqua, come afferma Mons. Trafny, non è solo un bene prezioso, ma costituisce un diritto umano e dovrebbe essere garantita a tutti. Giovannini, sostiene che sia necessario un orientamento alla cooperazione internazionale per elaborare una strategia di sviluppo sostenibile che assicuri il diritto all’acqua.

Questi interventi ci hanno permesso di capire che l’acqua è un diritto che va garantito a tutti; è sicuramente un bene comune ed è il più prezioso che abbiamo in quanto garantisce la qualità della vita dell’essere vivente. Pertanto per preservarlo e ridurre l’inquinamento c’è bisogno di tanti piccoli gesti quotidiani da parte di tutti gli abitanti del pianeta.

Luca Assanelli Ceriani