Se pensate che il curriculum vitae sia una componente essenziale per trovare un’occupazione in un mercato del lavoro così fragile e competitivo, vi sbagliate. I dati, a tal proposito, parlano chiaro: dei 180.000 CV che una multinazionale media italiana riceve annualmente, il 67% non viene neanche letto. Partendo da queste informazioni scoraggianti per qualsiasi neo-laureato o aspirante lavoratore, Marianna Poletti, ospite martedì 24 ottobre presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha raccontato a noi giovani studenti la creazione di Just Knock, start-up innovativa di cui è fondatrice e amministratore delegato.
L’azienda è nata nel 2015 con lo scopo di facilitare l’incontro tra le imprese in cerca di nuovi talenti e i loro potenziali candidati, spesso scartati a priori a causa di curricula troppo esigui per la mancanza di esperienza o per la giovane età. La piattaforma ha un semplice funzionamento: una volta iscritto, l’utente può scegliere l’azienda che preferisce e proporre una soluzione per migliorarla, o può fare affidamento sulle numerose opportunità di lavoro che le imprese stesse presentano quotidianamente. L’obiettivo è far prevalere l’idea e il talento del singolo, che spesso attraverso il proprio curriculum non riesce a esprimere le sue potenzialità.
La storia di Just Knock e della sua fondatrice è quella che potrebbe appartenere a ognuno di noi. Nel raccontarla la Dottoressa Poletti confida di mostrare un po’ di tenerezza ripensando alla donna intraprendente che è stata, alle difficoltà che ha affrontato e alle aspirazioni che l’hanno portata a cimentarsi in questa avventura. Svela di essere partita da zero, senza esperienze nel mondo del business o dell’imprenditoria. É stata la totale convinzione che la sua idea fosse realmente utile al prossimo a spingerla a chiedere un finanziamento di 12.000 euro a fondo perduto alla Regione Lombardia e a intraprendere in seguito una campagna di crowdfunding. Supportata da amici e conoscenti esperti del settore, ha poi cominciato letteralmente a «stalkerizzare» le aziende, bussando di porta in porta affinché qualcuna potesse essere interessata a prendere parte al suo progetto. La prima ad aver accettato la proposta è stata Adidas, a cui poi si sono aggiunte Agos, Decathlon, Enel, Lindt e molte altre, diventate ormai solide partners dell’azienda.
Just Knock oggi vanta un team composto da otto persone e non ha intenzione di fermarsi: è prevista infatti un’internazionalizzazione che permetta ai clienti di entrare in contatto con realtà sempre più variegate e complesse e di far conoscere le proprie idee e il proprio talento anche al di fuori dell’Italia.
Sì, perché sono le idee che possono e devono fare la differenza. Il consiglio con cui Marianna Poletti ci lascia è di credere al 100% a quelle idee che secondo noi possono essere vincenti, quelle che possono trovare una soluzione a un’esigenza comune, quelle che sono mosse dalla passione e non dal desiderio di arricchirsi.
Insomma, le opportunità per esprimere il proprio talento, seppur poche, ci sono. Basta bussare alla porta giusta!
Alessandra Gennaro