Bocconi, Cattolica e poi dritto su Rai 1. Nuovo talento in casa CIMO, lui è Federico Riccardo Rossi in onda in queste settimane su Rai 1 con la fiction “Non dirlo al mio capo” a fianco di Vanessa Incontrada e Chiara Francini. Attore quasi per caso, famoso certamente per merito.
Per l’appuntamento: “cose di tutti giorni”. Tra una settimana di lezione e l’altra pure, un ragazzo lo ferma per strada, gli propone di fare un provino e gli cambia la vita. Oggi Federico Riccardo Rossi, nominato “attore rivelazione 2015” al Capri-Hollywood Film Festival di Pascal Vicedomini, è considerato un giovane dalle brillanti potenzialità e la carriera in salita. <<Il mio primo lavoro, “New Order”, lungometraggio diretto da Marco Rosson con protagonista Franco Nero, fu una vera rivelazione per me. -racconta Federico- Da lì seguirono diversi altri lavori, nel giro delle produzioni indipendenti a low budget>>. Poi l’ingresso nel mondo delle pubblicità Ikea, Nutella e Mulino Bianco a fianco di Antonio Banderas. La serie web “Klondike” di La Buoncostume. E a seguire le fiction, “Un passo dal cielo 3“, “Il confine” e “Non dirlo al mio capo” di Giulio Manfredonia ora su Rai 1. Il mondo della recitazione piomba per Federico come un fulmine a ciel sereno. <<Sono stato sempre molto affascinato dall’industria dello spettacolo, sia per la parte di produzione che per quella di recitazione. -continua il giovane attore-Il mondo dello spettacolo è letteralmente un mare pieno di squali e anche tu ti devi adattare>>.

Federico Rossi sul red carpet di “Black Mass” con Johnny Depp
Lo stampo economico manageriale acquisito con la laurea triennale all’Università Bocconi non tarda ad arrivare. Anche quando si è attori occorre costruire una brand image di successo solo che non si stanno vendendo prodotti, non in senso stretto per lo meno, ma il proprio talento. <<La Bocconi mi è stata molto utile nel comprendere la parte “business” dell’essere attore. -spiega Rossi- Alla fine, oltre che artisti, si è anche prodotto all’interno di un mercato, e come tale dobbiamo promuovere un’offerta che sia appetibile per i consumatori, altrimenti si rischia di rimanere anonimi>>. Competenze distintive, vantaggio competitivo, value proposition, business strategy. Parolacce per alcuni creativi e artisti ma vere e necessarie più che mai oggi in un paradigma di industria creativa dinamico, volatile e in continua e rapidissima evoluzione. Chi ancora nega, verrà spazzato via dal futuro. Oltre alla competenze strategiche, Federico, è anche un abilissimo comunicatore grazie alle skills strategiche conquistate in CIMO, dove è attualmente laureando, utili non solo per comunicare, ma anche e soprattutto per comunicarsi, costruendo un forte personal branding. Ma torniamo alla TV!

Federico sul set della fiction “Non dirlo al mio capo” su Rai 1
<<“Non dirlo al mio capo” è stata ed è, a mio parere, una grandissima occasione, dal punto vista non solo artistico ma anche di comprensione della produzione. -continua Federico-Una volta che vivi il set in modo continuativo, risulta molto facile comprendere le dinamiche, come muoversi al suo interno ed i ruoli dei singoli partecipanti. La Lux Vide è, senza ombra di dubbio, una delle produzioni italiane più potenti ed importanti e poter aver fatto parte di un loro prodotto, a fianco di fiction come “Don Matteo” e “Che dio ci aiuti” è stato davvero bello>>. “Non dirlo al mio capo” è soltanto l’ultimo traguardo di Federico, uno dei pochi coetanei che ad oggi può dire di aver conosciuto Sarah Jessica Parker, aver trascorso un pomeriggio a ridere e scherzare con Claudia Cardinale, aver festeggiato Capodanno con Franco Nero a Capri, aver bevuto un drink con Ewan McGregor a Los Angeles o essere andato a pranzo con Alessandro Del Piero. <<A volte ci penso, e non ci credo manco io>> commenta scherzando Rossi.

Federico con Alessandro Del Piero
Il paradiso all’improvviso insomma, ma non senza sudore e fatica. <<Mi sono dato tanto da fare e ho diversificato le iniziative che intraprendevo, oltre che ad essere stato comunque fortunato. -continua Federico- Non ho mai smesso di studiare, ma non ho neanche mai smesso di volare in alto con la fantasia e di spingere verso la realizzazione del mio sogno. Se davvero ,e dico davvero, vuoi fare un lavoro, un modo per farlo o almeno per avvicinarti ad esso lo trovi. Il resto sono chiacchiere>>. Alla fatidica domanda (e forse senza risposta ma sempre meglio chiedere): “cosa serve per avere successo?”, Federico non esita: un ego da taschino e tanta umiltà. <<L’ego è una bruttissima bestia. Per chi esce dall’università e per i ventenni saper andar incontro al mondo del lavoro con la giusta umiltà, senza mai perdere la carica competitiva, è sempre un valore aggiunto. – spiega l’attore- Mi è capitato di perdere anche delle grandi occasioni per il mio ego, ma ricordate che un ego grande è sintomo di insicurezza. Siate umili ma famelici e vedrete come conquisterete le vostre vittorie>>.