MY BRANDING MY STORYTELLING: CHIARA FERRANDI

Da studentessa ventitreenne appassionata di lingue straniere, comunicazione e marketing, non avrei mai pensato che la produzione di contenuti audiovisivi potesse interessarmi. Ho sempre pensato di non essere portata, e di non avere le basi per apprendere concretamente tecniche specifiche in questo ambito. Tuttavia, quando a gennaio dello scorso anno mi è stato proposto di prendere parte al progetto Safe You, ho immediatamente pensato che fosse la mia occasione per cimentarmi in un settore che non ho mai pensato essere nelle mie corde.

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travel brand reloading

TRAVEL BRAND RELOADING: IL TURISMO SI REINVENTA

In un mondo digitalizzato e massificato, dove l’opportunità dista solo un click e, al tempo
stesso, siamo costretti alla condizione di “spettatori”, due sono le grandi sfide del settore
travel: regalare al cliente un’occasione inimitabile, diversa dalle tante che è abituato a
osservare, e far sì che l’AI diventi uno strumento di supporto e di valorizzazione sostenibile
del territorio, e non un sostituto dell’agente umano o un veicolo di massificazione.

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storytelling

DALLA FUNZIONALITÀ ALL’EMOZIONE: L’IMPORTANZA DELLO STORYTELLING OGGI

Un tempo i brand parlavano solo di prodotto: il focus era sulle performance, sulle caratteristiche tecniche e sulla convenienza di prezzo. Oggi, in un mercato saturo dove esistono centinaia di alternative simili, se non uguali, la vera sfida è differenziarsi

Un modo per farlo è raccontare storie.

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Balboa Park

BALBOA PARK: IL BRAND CULTURALE DI SAN DIEGO

Quando si parla di San Diego, spesso le prime immagini che vengono in mente sono spiagge dorate e surfisti, ma chi ha avuto modo di esplorarla davvero sa che la città nasconde anche un’anima profondamente culturale. Uno dei luoghi che meglio rappresenta questa dimensione di branding culturale è senza dubbio Balboa Park, un’area che va ben oltre il concetto tradizionale di “parco urbano”.

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Walter White: un destino già segnato?

(la seguente analisi contiene spoiler della serie tv Breaking Bad, 2008-2013, diretta da Vince Gilligan)

Il destino ha deciso: nel momento in cui sei costretto a fare due lavori per riuscire a mantenere la famiglia e nel giorno del tuo cinquantesimo compleanno ti viene diagnosticato un cancro terminale ai polmoni, la tua vita cambia e, allo stesso modo, la vita di tutti i cari che ti circondano. 

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SAMMONTANA: IL GUSTO DELLA FELICITÀ

Analizzando diacronicamente la comunicazione del prodotto “Cono cinque stelle” da parte del brand Sammontana, è possibile individuare un corpus di tre pubblicità, che permettano di osservare come si è evoluta la capacità comunicativa del brand nel tempo.

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VISUAL STORYTELLING: QUANDO UN’IMMAGINE VALE PIÙ DI MILLE PAROLE

Con l’espressione visual storytelling si indica l’atto di raccontare una storia utilizzando le immagini. In particolare, fare visual storytelling in marketing significa raccontare attraverso le immagini il prodotto e il contesto entro al quale il nostro prodotto viene usato, creato e distribuito.

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DATA STORYTELLING: IL PROGRAMMA SOCIAL BULLETS

Il mondo è caos, e l’uomo lo categorizza attraverso il linguaggio. Negli ultimi anni si è affermata in modo univoco la dicitura data storytelling: un prodotto è definibile come “storia di dati” se è composto da una serie di rappresentazioni grafiche che supportano messaggi intenzionali e da testi che servono a veicolare meglio la storia.

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CINEMA E SPORT: UN DUALISMO CHE TROVA NELL’INTERDIPENDENZA UN PUNTO DI FORZA

Due realtà in apparenza separate: da un lato le sale di un cinema e il silenzio degli spettatori che guardano un film, dall’altro gli stadi pieni e i cori dei tifosi. Si tratta però in entrambi i casi di persone, che in quanto tali hanno bisogno di essere coinvolte e nutrite di emozioni.

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YOU CAN’T STOP US: LA CAMPAGNA DI NIKE ESEMPIO DI STORYTELLING INCLUSIVO

You Can’t Stop Us: lo spot di Nike che ci insegna come lo storytelling possa essere considerato uno strumento di narrazione a servizio di una comunicazione più inclusiva.

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