(la seguente analisi contiene spoiler della serie tv Breaking Bad, 2008-2013, diretta da Vince Gilligan)
Il destino ha deciso: nel momento in cui sei costretto a fare due lavori per riuscire a mantenere la famiglia e nel giorno del tuo cinquantesimo compleanno ti viene diagnosticato un cancro terminale ai polmoni, la tua vita cambia e, allo stesso modo, la vita di tutti i cari che ti circondano.
Si apre così la storia di Walter White (Bryan Cranston), un professore di chimica ormai insoddisfatto delle proprie routine che, a seguito di una diagnosi di un male incurabile, decide di appagare gli sforzi di studio di una vita nel campo della chimica costruendosi una nuova identità, diventando in questo modo il più famoso produttore di metanfetamina, fino a farsi conoscere dai più importanti distributori statunitensi. Nasce in questo modo Heisenberg.
Gilligan, nel corso delle stagioni, è riuscito a far emergere tutti e 12 gli archetipi studiati da Yung, costruendo un personaggio estremamente complesso, che vive un rollercoaster di emozioni e sentimenti, rendendo il tutto estremamente affascinante. Se inizialmente la figura di White era innocente, sempre deriso dai suoi cari perché convinto delle sue potenzialità di riuscire a crearsi un futuro di successo nell’ambito chimico, con lo svolgersi della narrazione e con l’incontro di Jesse Pinkman (Aaron Paul), ex studente divenuto spacciatore e poi fedele spalla destra del protagonista, emergono alcuni tratti del suo carattere estremamente meticolosi, sempre alla ricerca della perfezione nel riuscire a creare la sostanza più pura mai vista prima, raggiungendo la soglia di 99,1%. La malattia spinge il protagonista ad essere tanto sicuro di sé da ampliare la piazza di spaccio, arrivando inizialmente a collaborare con Gustavo Fring (Gianluca Esposito), il più famoso distributore di metanfetamina degli Stati Uniti sud-occidentali, fino a diventare l’antagonista principale a seguito del degenero dei rapporti. I due protagonisti, aiutati da Saul Goodman (Bob Odenkirk) e Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks), riescono a imporsi fino ad arrivare al cartello e alla famiglia Salamanca.
Nel frattempo, Skyler (Anna Gunn), la moglie di Walter, inizia a domandarsi da dove provengono tutti i soldi e il protagonista è costretto a raccontare tutta la verità, coinvolgendola nella sua attività grazie all’acquisto dell’autolavaggio, utilizzato come vetrina per il riciclaggio di denaro. Anche i rapporti con la moglie degenereranno a causa di una crisi di nervi della stessa. Non solo Skyler nota un cambiamento del comportamento di Walter, bensì anche suo cognato Hank (Dean Norris), il quale è un agente della DEA sulle tracce di Heisenberg, che dopo una serie di indagini arriva a conoscenza della doppia identità del protagonista, il quale è costretto a ucciderlo.
Durante l’ultima puntata, “Felina” (anagramma di Finale), il compito di White è quello di riuscire a fuggire per lasciare tutti i guadagni alla propria famiglia. Tuttavia, alla fine muore colpito da un proiettile di una mitragliatrice telecomandata.
Il destino del protagonista era già segnato in partenza: se inizialmente la malattia era vista come un pretesto per appagare gli sforzi di una vita, a seguito delle cure e delle terapie per combattere il cancro e nel momento in cui questo sparisce, Walter non è più disposto a tornare sui suoi passi, perché abbagliato dalla voglia di conquista. Nel momento in cui il cancro ritorna, Walter non cambia idea, sa benissimo che il suo destino è segnato e non ha più nulla da perdere e in questo modo estremizza i propri ideali fino a diventare un criminale a tutti gli effetti.