Nel 2013 l’Unione Europea ha deciso di adottare, in tutti gli Stati membri, un numero di emergenza unico, il 112, che può essere chiamato gratuitamente da qualsiasi telefono fisso o mobile. L’operatore, venuto a conoscenza del bisogno, inoltrerà la chiamata al dipartimento italiano competente: 112, l’Arma dei Carabinieri, 113, la Polizia di Stato, 115, i Vigili del Fuoco e 118, il Pronto Soccorso.
Il servizio NUE 112 al momento non è disponibile in tutte le zone di Italia, ma solo nelle seguenti regioni: Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Sardegna (distretto 0789), Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e nelle Province autonome di Trento e Bolzano.
Ti è mai capitato di trovarti in un posto, magari in montagna, e non sapere spiegare la tua posizione? Sarebbe un grande problema se fossi in pericolo.
Ora non lo è più! Da qualche anno, per tutti i possessori di smartphone, è possibile scaricare un’app gratuitamente da Google Play e Apple Store, collegata al numero di emergenza 112. L’app si chiama Where are U e permette di effettuare la chiamata di emergenza e inviare automaticamente la posizione esatta del chiamante alla Centrale del Numero Unico. Non ci sono problemi in termini di privacy perché i dati vengono esclusivamente utilizzati ai fini della gestione dell’emergenza.
È possibile fare tre differenti tipi di chiamata: il bottone centrale permette di fare la classica chiamata vocale, mentre con quello di destra è possibile inviare l’emergenza tramite chat, elemento particolarmente utile per le persone con disabilità uditive. Infine, a sinistra, c’è la possibilità di effettuare una chiamata silenziosa: se sei in pericolo, ma non puoi parlare liberamente, questo pulsante ti permetterà di inoltrare ugualmente la chiamata al centro e avvisare del pericolo. Il centralino, ricevendo questo tipo di chiamata, saprà già la localizzazione GPS e manderà il servizio di cui hai necessità.
Quindi, è importante inserire tutte le proprie informazioni richieste all’interno dell’app: nome, cognome, data di nascita, lingua preferita, se si hanno disabilità uditive e i numeri ICE (In Case of Emergency), i numeri registrati dall’utente come contatti da chiamare, in caso di necessità. L’app fornisce all’utente la possibilità di effettuare una chiamata demo e provare ad effettuare una segnalazione per accertarsi del corretto funzionamento.
Quest’app non dovrebbe mancare su nessun smartphone, anzi dovrebbe far parte degli strumenti di default di tutti i devices. Basta davvero poco per salvare una vita.
Clelia Setti