LO SCANDALO BALENCIAGA E IL POTERE DELLA COMUNICAZIONE

Spesso ci si rende conto del potere della pubblicità e della comunicazione solo quando essa porta a polemiche, scandali e vere e proprie crisi reputazionali per chi quella comunicazione l’ha progettata, commissionata o ne è protagonista. L’ultimo brand a cui è toccato prendere consapevolezza del forte potere comunicativo è Balenciaga, nota casa di moda spagnola, la quale è stata costretta, a seguito del rumore generato dalla sua ultima campagna pubblicitaria, a ritirarla da tutti gli schermi.

Balenciaga viene fondata nel 1917 dallo stilista spagnolo Cristóbal Balenciaga, ed è oggi uno dei più noti marchi del Fashion al Mondo. Se negli ultimi giorni si sente tanto parlare di Balenciaga, però, non è per il lancio di nuovi prodotti, per l’innovazione o per la qualità della produzione, quanto piuttosto per un vero e proprio scandalo (e conseguente bufera mediatica) che ha coinvolto il brand in occasione e a causa del lancio dell’ultima campagna pubblicitaria, quella dedicata al Natale.

Lo scorso novembre Balenciaga manda on air la campagna di comunicazione natalizia che ha come oggetto principale una raccolta di prodotti (quali borse, profumi o gioielli) che la marca propone come cadeaux da regalare (o farsi regalare) in occasione del periodo natalizio. Nella serie di immagini che vengono distribuite, però, emerge qualcosa che stona: i soggetti della campagna sono bambini ritratti all’interno delle loro camerette, e gli oggetti con loro fotografati (prime tra tutte le borse a forma di orsetti di peluche di cui tanto si è parlato) si rifanno a uno stile erotic-punk, richiamando, a detta dei consumatori, il mondo BDSM.

Le polemiche non hanno tardato ad arrivare: tra l’indignazione degli utenti del web, le minacce al fotografo Gabriele Galimberti e la bufera mediatica generatasi in pochi giorni, la casa di moda è stata costretta a ritirare la campagna da tutte le piattaforme e a veicolare un messaggio di scuse per arginare, almeno in parte, quella crisi reputazionale che oggi il brand si trova inevitabilmente a fronteggiare.

A seguito delle polemiche, con la marca criticata soprattutto per la scelta di coinvolgere dei minori in una campagna come quella in oggetto, sia il fotografo Galimberti che Kim Kandarshian, imprenditrice, influencer e attrice statunitense da tempo volto di Balenciaga, hanno preso le distanze dalla comunicazione del brand. Chi non si è risparmiato, come spesso accade in questi casi, sono stati gli utenti del web: Gabriele Galimberti, autore degli scatti, riporta di aver ricevuto ben 2500 minacce di morte via social in un solo giorno.

Senza voler entrare nel merito di una questione delicata che qui non può certo (e non deve) essere sintetizzata, ciò che forse possiamo affermare è che la comunicazione è uno strumento potentissimo. Nulla può essere dato per scontato e ancora di più oggi quando, grazie ai social network, una campagna pubblicitaria è in grado di fare il giro del mondo in meno di 1 minuto.

Marta Bocchi