TRA CULTURA E SOCIAL: INTERVISTA A ESMERALDA MORETTI

Esmeralda Moretti è una studentessa di 21 anni, conosciuta sui social come Psithurisma, che racconta la filosofia in modo curioso e alla portata di tutti. In quest’intervista per il blog di CIMOinfo ci parla della sua posizione come divulgatrice.

Ciao Esmeralda, ci racconteresti qualcosa di te?

«Sono Esmeralda, sui social @esme_psithurisma, ho iniziato a parlare di filosofia sui social nel marzo del 2021 attraverso video ironici, ma già ad agosto di quell’anno ho leggermente cambiato format concentrandomi maggiormente sulla divulgazione. Sono laureanda in filosofia alla sapienza di Roma, ed oltre ad Instagram, che può essere considerato il mio canale principale, ho uno spazio sia in radio come speaker che in televisione come conduttrice».

Cosa significa fare divulgazione per te?

«“Fare divulgazione” oggi è molto diverso rispetto a qualche anno fa, perché i media di cui disponiamo attualmente sono ben diversi da quelli con cui sono cresciute le scorse generazioni: i manuali, la radio e la televisione sono ormai in secondo piano rispetto alla frequenza con cui i ragazzi utilizzano i social. Questo significa che, nell’epoca in cui per imparare qualunque cosa è sufficiente digitare qualche parola chiave su Google, il ruolo dei nuovi divulgatori non è solo quello di informare, ma soprattutto quello di incuriosire. Paradossalmente quando si ha tutta la conoscenza possibile a portata di clic, si finisce per non approfondire mai nulla, o quasi, rimandando ad un “domani” che non viene mai. Ecco da dove viene l’importanza della curiosità, secondo me».

Cosa ti ha spinto verso la strada della divulgazione sui social e qual è il tuo target di riferimento?

«Io non ho iniziato come divulgatrice, anzi, non so neanche se sia il termine corretto. Mi occupo, piuttosto, di creare spazi di dialogo e di ascolto in una realtà dove scarseggiano. Il mio target è cambiato tantissimo nel corso del tempo: all’inizio si trattava principalmente di studenti dai 15 ai 20 anni, ora invece sono contenta di potermi interfacciare anche con persone più grandi, che stanno poco a poco riscoprendo il piacere del pensare».

Come ha cambiato la tua vita l’uso di questi strumenti mediatici?

«La mia vita non è cambiata più di tanto, se non per il fatto che utilizzo i social non più solo passivamente ma attivamente. Per il resto però non ho mai avuto ansie legate all’apparenza sui social, perché mi mostro esattamente per come sono nella vita di tutti i giorni. Le uniche cose che sono cambiate sono la mia consapevolezza e la mia voglia di cambiare alcune dinamiche attuali che penso causino una reale sofferenza in tantissimi ragazzi».

Qual è il tuo obiettivo oggi?

«Non parlo mai dei miei obiettivi perché non sono una persona metodica ma ansiosa, e penso che questo dipenda proprio dal fatto che viviamo in una società che punta tantissimo sugli obiettivi e non sul processo, quindi sull’impegno e sul lavoro quotidiano. Io mi godo il processo, e procedo in questa direzione».

Piamaria Facenda