“THE FOLLOWER”: LA REALTÀ DIETRO AI POST INSTAGRAM

Quante volte viene scattata una fotografia prima di trovare quella perfetta da pubblicare sul proprio profilo Instagram? Il 12 settembre 2022 l’artista belga Dries Depoorter ne ha svelato il mistero.

Considerato da alcuni il “Big Brother” del 2022, “The Follower” è il progetto in cui Depoorter rivela il cosiddetto Instagram vs reality e denuncia il tema della privacy, della sorveglianza di massa e della facilità con cui ognuno di noi può ottenere informazioni anche sugli sconosciuti. L’artista non è nuovo a questi argomenti, infatti anche in passato ha già affrontato temi come la privacy, l’intelligenza artificiale, la sorveglianza e i social media, attraverso la creazione di app e giochi interattivi.

Tramite l’uso di telecamere pubbliche, Depoorter ha mostrato la realtà che si cela dietro alla pubblicazione di un singolo post su Instagram, in chiave ironica ma al tempo stesso inquietante. Per giorni l’artista ha raccolto il materiale e il 12 settembre ha pubblicato i risultati sul proprio sito web e su YouTube (al momento non più disponibile per la violazione del copyright).

I luoghi da lui selezionati sono stati Times Square a New York, Wrigley Field di Chicago e il Temple Bar di Dublino. Li ha potuti analizzare grazie alla EarthCam, un servizio offerto dall’azienda del New Jersey che fornisce un accesso illimitato ad una rete globale di webcam live-streaming. Successivamente, grazie all’utilizzo di un software con riconoscimento facciale, è riuscito ad associare i volti delle persone riprese dalle webcam a quelli dei post pubblicati su Instagram, risalendo così al prodotto finale: una doppia immagine che da un lato mostra la fotografia “ufficiale” e dall’altra un frame della telecamera che ha ripreso quell’istante, svelando così la verità rispetto all’apparenza mostrata sul social.

L’obiettivo dell’artista era quello di mostrare la superficialità e la costruzione della maggior parte di ciò che viene postato sui social network. Oltre a questo ha però messo in luce anche i rischi della tecnologia: l’intelligenza artificiale sa sempre tutto, sa se ci sono volute ore per scattare quella fotografia perfetta, se si è stati interrotti dai passanti oppure se si sono dovute provare centinaia di pose prima di trovare quella migliore. Ognuno di noi vuole dare una certa immagine sui social network, ma solamente la tecnologia ne è a conoscenza, i follower vedono solamente il risultato finale, inconsapevoli del lavoro che c’è stato dietro e del tempo impiegato.

Questo progetto ha perciò messo in evidenza la facilità con cui i nostri dati vengono condivisi e la vera realtà che si cela dietro a ciò ognuno di noi decide di mostrare sui diversi social, ricordandoci che dietro ad un singolo scatto c’è una realtà ben più grande e diversa.

Susanna Cavalluzzo