Timidessen: il progetto artistico che prende i prodotti da supermercato e li trasforma nel riflesso delle personalità introverse e del male di vivere, senza che perdano riconoscibilità, con uno humour unico!
Timidessen è uno dei grandi tormentoni del momento. Nasce durante il lockdown del 2020 con l’obiettivo di vestire in chiave comica le angosce che hanno attanagliato la popolazione, riuscendo così a strappare un sorriso agli utenti attraverso illustrazioni fortemente empatiche che hanno generato riconoscimento durante un periodo di forte incertezza.
L’effetto comic è reso dalla distorsione dei nomi dei prodotti dei brand, che riprendono così i temi del fallimento, dell’inconcludenza, del cinismo, dell’intolleranza nei confronti del genere umano, della timidezza e dell’ansia, che in contrapposizione con l’immagine del prodotto crea un effetto ancora più esilarante.
Il successo di Timidessen deriva dall’aver carpito due insight importanti all’interno della società. Innanzitutto, intride i suoi contenuti della retorica dell’anti eroe, in voga anche nell’universo di Marvel Comics. Questo tipo di archetipo – che si contrappone con le qualità tipiche dell’eroe classico, come la forza d’animo, la tenacia, il coraggio e l’ottimismo – entra in sintonia con l’essere umano reale, con le sue debolezze, le sue fragilità e angosce dovute alla velocità dei tempi contemporanei e alle aspettative sociali.
Il secondo punto chiave riconoscibile e apprezzabile nelle sue opere deriva invece dal fenomeno della brand recognition, ossia il grado di riconoscimento di una marca da parte del pubblico attraverso uno stimolo. In questo caso si fa riferimento alla brand recognition visiva: i brand rappresentati hanno infatti una risonanza talmente elevata da essere subito riconoscibili attraverso i colori, alla forma e agli elementi del packaging.
I lavori di Timidessen, non per caso, hanno come protagonisti brand con una awareness molto solida: il feed Instagram della pagina sembra infatti uno scaffale del supermercato, tant’è che nella bio si legge “punto perdita”.
I brand coinvolti nell’iniziativa sono dunque spesso love brands, ad esempio Coca-Cola, o top of mind, come Barilla. Questo fenomeno conferma inoltre quanto vi sia un’affezione da parte del pubblico nei confronti di tali brand, al punto da essere convertiti in quadri da parete.
Così, nel magico mondo di Timidessen, le Gocciole Pavesi diventano “Siamo agli Sgoccioli Palesi”, le Macine con latte fresco diventano “Lacrime con Pianto fresco”, le Sottilette diventano “Solitudine”, Sprite diventa “Sparite”, Finish diventa “Finishila”, Vitasnella diventa “La VitaSnerva”, con tanto di slogan “L’ansia che amplifica l’ansia”.