Oggi più che mai le persone sono insofferenti nei confronti della pubblicità, tanto da non prestarci quasi attenzione; tuttavia, il branded entertainment può essere una soluzione per riuscire a intrattenere e coinvolgere il consumatore per un certo periodo di tempo.
Attraverso questa modalità di comunicazione, come suggerisce il termine stesso, l’intrattenimento “la fa da padrone” mentre il contenuto commerciale viene lasciato in secondo piano.
A differenza del push advertising, il branded entertainment è una pratica non intrusiva: non interrompe il contenuto, ma inserisce il messaggio e i valori del marchio direttamente all’interno del racconto.
Questi prodotti editoriali possono essere sia delle original production (produzioni ex novo interamente originali) che delle brand integration(ovvero integrati in un progetto comunicativo preesistente); l’importante è che siano in grado di intrattenere, coerentemente con la piattaforma utilizzata e i valori del brand, il pubblico di riferimento.
Con questa strategia per fare advertising è possibile essere notati tra i tantissimi messaggi pubblicitari che circondano quotidianamente e continuamente i potenziali clienti. Creare contenuti di intrattenimento è quindi particolarmente utile per un brand; non sono solo in grado di catturare e mantenere alta l’attenzione del consumatore per un periodo di tempo più prolungato rispetto ai classici adv, ma aiutano anche a fargli avere un atteggiamento più positivo nei confronti del marchio.
Il branded entertainment può essere messo in atto attraverso diverse modalità: podcast, web series, documentari, video, talent show… le possibilità sono quasi infinite. E, grazie al grande numero di alternative tra cui scegliere, è possibile avere flessibilità nella scelta della piattaforma da impiegare. TikTok, Twich e Youtube sono solo alcune di quelle possibili.
Un esempio recente è stato realizzato in Italia da Red Bull nel marzo 2022. L’azienda austriaca, in collaborazione con la “storytelling company” Chora Media, ha lanciato il podcast: “Esperimento 36”, un viaggio nella mente di 12 campioni dello sport italiano. Il podcast si articola in 12 puntate della durata di circa 20 minuti l’una, in cui un campione (o una campionessa), diverso di volta in volta, si racconta tramite 36 domande poste dall’astrofisico Luca Perri.
Usare il branded entertainment in questo modo si è rivelata una scelta vincente per Red Bull, poiché il prodotto realizzato è perfettamente in linea con i valori di fondo che la caratterizzano e adatto alle persone interessate al mondo dello sport, cioè un pubblico target per l’azienda.
Camilla Ilva Ferrari