Con i social, in particolare Instagram, siamo abituati ad editare foto o video che ritraggono noi stessi, dal ritoccare un piccolo difetto a usare filtri che cambiano i connotati. E la cosa più grave è che quest’abitudine è diventata la normalità e non siamo più capaci di riconoscere e accettare la nostra immagine riflessa in uno specchio. BeReal va controcorrente, imponendo un nuovo tipo di social network mediante l’utilizzo di foto e video senza effetti.
Nonostante la tendenza sia quella di ritoccare ogni minimo dettaglio, la Gen Z sembra essere più aperta all’accettazione e ad un utilizzo più puro e reale dei social, condividendo i loro momenti così come sono, senza filtri. Pertanto, sono state sviluppate alcune applicazioni per andare incontro a questa loro tendenza e promuovere nuovi modelli di riferimento per le generazioni future, oltre che tentare di far cambiare rotta ai Millennial. Tra queste, si inserisce BeReal che dà la possibilità di condividere i propri momenti, ma ad una condizione: niente filtri, niente ritocchi. Solo realtà. L’essenza del nuovo social può essere colta proprio nello slogan dell’app: “BeReal. Your Friends for Real”.
Il funzionamento è molto semplice. Una volta scaricata l’app si potrà creare il proprio profilo e una RealMoji (la MeMoji di iOS, per intenderci), un’emoji realistica e personalizzata che sostituisce la classica foto profilo. Al momento della creazione, l’account è privato di default ma l’app prevede la possibilità di renderlo pubblico.
Un’altra grande differenza con i social tradizionali è che non si può postare in qualsiasi momento, ma solo quando si riceve la notifica dopo la quale gli utenti hanno solo due minuti per scattare una foto e pubblicarla. L’app consente, inoltre, di scattare foto a doppia vista in modo tale da mostrare contemporaneamente sé stessi e l’ambiente circostante. Dopo la pubblicazione, si potrà decidere se lasciare la foto oppure no.
Il fatto di non poter pubblicare in qualsiasi momento potrebbe sembrare per molti una pecca, ma in realtà è un grande punto a favore dell’app perché consente di esulare le logiche tradizionali dei social network per le quali si deve condividere ogni singolo momento in tempo reale (cadendo spesso nell’ostentazione), permettendo, piuttosto, di viverlo a pieno e socializzare con chi è fisicamente intorno noi e rompendo così le barriere che i device spesso creano.
Infine, non esistono i follower e i like: gli amici possono solo commentare o inviare una RealMoji. Anche questo è un punto a favore, in quanto sappiamo bene quanto peso (sbagliato) hanno questi due elementi nella costruzione delle nostre immagine e reputazione.
L’app ad ora consente di caricare solo foto, ma gli sviluppatori sono a lavoro per introdurre nuove funzionalità, come la possibilità di caricare anche brevi video, seguendo un po’ lo stile di TikTok.
Possiamo definire BeReal un progetto ambizioso e di grande valenza sociale che forse consentirà a tutti di accettarsi e volersi bene e, soprattutto, di accettare gli altri per come sono, senza pretendere una perfezione inesistente, derivante solo da logiche sociali sbagliate lasciate evolversi e insediarsi dentro noi.