GOOGLE E LA CAMPAGNA DIGITAL “BLACK-OWNED-FRIDAY”

Il 2020 è stato un anno significativo per la lotta alla supremazia bianca nelle società occidentali. Abbiamo assistito, infatti, ad una delle più emblematiche proteste razziali degli ultimi anni: il motto #BlackLivesMatter si è diffuso rapidamente a livello globale, animando anche i principali social network.

Dopo mesi in cui il mondo del web si è schierato a favore dei popoli di colore, sostenendo la parità di genere, Google arriva nel 2021 con un’iniziativa “rivoluzionaria”: la Black-Owned-Friday Campaign.

Come intuibile dal nome stesso, la campagna nasce dall’idea di convertire il famoso Black-Friday, la giornata annuale dell’assalto allo shopping, in un’occasione per sostenere i Black-Owned Business, ovvero tutte le attività commerciali gestite da persone di colore. Il successo della campagna, realizzata da Google in collaborazione con l’agenzia creativa BBH USA e la US Black Chambers, è stato dovuto anche alla presenza del famoso rapper statunitense T-Pain, ideatore del soundtrack, e della cantante Normani.

Lo spot, diretto dal film maker britanico Daps, si apre con la ripresa di una ragazza afro-americana che, guardando una pubblicità in tv, realizza l’arrivo del Black Friday, decidendo subito di ricercare su google i negozi black-owned nei dintorni. Lasciando il suo appartamento, sull’ascensore incontra T-Pain, che la conduce al piano “Black-Shops-Near Me” (Black-Shops vicino a me). La protagonista si ritrova così in una caotica strada di città, circondata da libri, opere d’arte e più di un centinaio di prodotti, tutti realmente riconducibili a commercianti di colore. L’atmosfera riprodotta è fortemente coinvolgente per lo spettatore, il quale ha davvero la possibilità di acquistare gli item mostrati nel filmato, poiché per ognuno è inserito il link al sito ufficiale del venditore.

Il sottofondo sonoro dello spot, inoltre, non è assolutamente casuale e superficiale. Anzi, l’intento è proprio accompagnare le riprese con un messaggio chiaro ed esplicito: T-Pain, infatti, canta un groove a sostegno del lavoro degli afro-americani, incitando al sostegno collettivo. “It’s about time we start helping each other…Wake-up…Wake-up” (E’ tempo di aiutarci a vicenda…sveglia…sveglia).

L’obiettivo finale, quindi, è dare spazio alle comunità afro-americane (e così a tutti i popoli di colore nel mondo), messe da parte per molto tempo. La volontà è quella di incrementare la visibilità dei Black-Owned-business e riqualificare la loro immagine. A tal proposito, è stata anche ideata un’icona utilizzata in più frame dello spot: un cuore nero capovolto, che forma una lettera B, diventato il logo ufficiale dell’iniziativa.

La campagna Black-Owned-Friday è dunque un perfetto esempio di Edutainment, un prodotto mediale che educa intrattenendo, che riesce ad ottenere l’engagement degli spettatori supportando il “buy black”, un messaggio a favore dell’inclusione.

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Lorenza Altimari