@mehths: IL LATO DIVERSITY-FRIENDLY DEI SOCIAL MEDIA

Francesco Cicconetti, meglio noto con lo pseudonimo @mehths, è un ragazzo transgender che a partire dal 2017 ha intrapreso un percorso di transizione. Il suo account Instagram conta ben 141mila follower e fa di lui un “influencer” dell’inclusività

Francesco è stato anche vincitore del premio “miglior creator del 2021” in occasione della sesta edizione dei Diversity Media Awards, un evento europeo che mira a dare un riconoscimento a coloro che sui social si distinguono in positivo. Nel post di ringraziamento, ha scritto:

Quando ho iniziato a parlare del mio percorso di transizione lo facevo senza pretese; raccontavo la vita di un ragazzo qualsiasi, con i suoi lati belli e brutti. La differenza l’ha fatta il grande bisogno che c’era, e ancora c’è, di rappresentazione”.

Francesco, infatti, è stato uno dei primi in Italia a fare coming-out sui social come ragazzo transgender. Parlando apertamente del suo percorso di transizione e degli alti e dei bassi che lo caratterizzano, riesce a dare supporto a tutti coloro che si trovano in una situazione simile alla sua, dai quali è considerato anche un vero e proprio punto di riferimento. Per questo motivo, @freeda, un progetto editoriale che si sviluppa principalmente sui social e che conta ben 1,7 milioni di follower su Instagram, ha deciso di dedicare alla storia di Francesco una miniserie facilmente reperibile su YouTube. L’obiettivo di Freeda, infatti, è quello di rivoluzionare il modo di pensare e conferire libertà a ognuno di fare, essere, pensare quel che si vuole. 

L’account Instagram @mehths è seguito anche da tante persone cisgender – ovvero persone la cui identità di genere corrisponde al sesso biologico – che sostengono il valore della diversità e dell’inclusione. Nello storytelling di Francesco sui social emergono il dolore, le perplessità e i dubbi che accompagnano un percorso di transizione. In alcuni post, ad esempio, parla della “disforia di genere”, condizione caratterizzata da una intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso biologico. Egli racconta di aver sempre saputo, sin da quando era piccolo, di essere in un corpo sbagliato e che non gli apparteneva: il grembiule rosa che era costretto a indossare a scuola era per lui una camicia di forza perché solo nei vestiti “da maschio” si sentiva davvero bene con se stesso. 

Con il suo account Instagram, dunque, Francesco cerca di fare buona informazione su questioni come l’identità di genere, l’orientamento sessuale e le importanti battaglie che la comunità LGBTQI+ porta avanti con fierezza (fra le ultime il DDL Zan). Le sue parole sono forti e arrivano dritte al cuore di chi le legge:

Io sono una persona fortunata […] Per tante persone transgender non è lo stesso e cominciare a parlarne è solo il primo passo di un grande cambiamento a cui possiamo arrivare solo tutt* insieme. Perché sulla grande barca dei diritti e della libertà o ci sono tutt* o non c’è nessuno”.

Negli ultimi post sul suo profilo Instagram Francesco ha raccontato anche dell’operazione di mastectomia, ovvero dell’asportazione chirurgica del seno, e di ricostruzione del torace maschile. A distanza di sei anni da una raccolta fondi che aveva aperto per operarsi, ma che non era andata a buon fine, ha finalmente realizzato il sogno di una vita. Le foto e i video postati sono crudi e lasciano trapelare la sofferenza provata ma, come ha scritto lui stesso, il dolore fisico è “niente in confronto a quello che [lo] ha tormentato fino ad ora”.

Rebecca Corcelli