Al di là del divertimento e dell’intrattenimento, un social network come TikTok può anche avere fini latenti, e in tale latenza possono celarsi precisi obiettivi di aiuto, supporto e impegno sociale. Il che è esattamente quello che è successo recentemente in Malesia.
Innanzitutto, è opportuno specificare che l’emergenza pandemica ha senza dubbio segnato una sorta di spartiacque tra come le istituzioni pubbliche sfruttassero i social media prima, e cioè poco, e come invece ora cercano di stare al passo, aggiornarsi, sfruttare questi mezzi per veicolare a target più ampi i propri messaggi e le proprie informazioni.
Questa tendenza non è fortunatamente circoscritta all’Occidente ma ha raggiunto anche Paesi come la Malesia, dove ha preso le sembianze di qualcosa che è molto più di una semplice collaborazione. Difatti, la stessa piattaforma TikTok sta lavorando a stretto contatto con il Ministero della Salute dello stato asiatico, nell’ambito della campagna #KitaJagaKita. #KitaJagaKita rappresenta grosso modo l’equivalente malese dei nostri #celafafaremo e #andràtuttobene: è infatti la traduzione di “ci prendiamo cura di noi”, e rappresenta tuttora lo slogan motivazionale che guida il paese in questo tragico periodo del Coronavirus. Infatti, la campagna in questione si pone l’obiettivo di incoraggiare la popolazione malese a dare priorità alla propria salute mentale, soprattutto in una situazione come quella pandemica, che ha fatto leva sulle debolezze e le fragilità dei cittadini di tutto il mondo.
Per dare il via a questo progetto si è scelto di approfittare della celebrazione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, festeggiata lo scorso 10 ottobre, il cui titolo era “Cura della salute mentale per tutti: Let’s Make It A Reality”. In questa occasione, la piattaforma di condivisione di video cinese ha spinto i suoi utenti, con l’hashtag #KitaJagaKita, a condividere a tutti gli effetti perché è importante affrontare e discutere il proprio benessere mentale. Inoltre, la data non è scelta a caso: il 10 ottobre, 10/10, è un invito implicito a sentirsi sé stessi al massimo, per l’appunto 10 su 10.
Tale iniziativa si inquadra in un filone ben preciso che sta perseguendo il colosso asiatico: infatti, in maniera analoga TikTok ha anche deciso di intensificare i suoi strumenti intra-app, per sostenere gli utenti che affrontano problemi di salute mentale: tra questi, è previsto il reindirizzamento degli utenti potenzialmente angosciati o malati a pagine di prevenzione del suicidio o a risorse per i disturbi alimentari. Inoltre, ha scelto di promuovere i creators di contenuti video che riguardano le loro sfide di salute mentale o in cui offrono spunti e consigli per affrontare queste problematiche con i propri cari. La partnership di TikTok con MOH includerà anche live-streams sul tema e lo stesso Vice Ministro della Salute, Datuk Dr Noor Azmi Ghazali, andrà in diretta sull’app per parlare dell’importanza della vaccinazione tra i giovani.
L’obiettivo di questa operazione è stato reso chiaro dal responsabile delle politiche pubbliche per TikTok Malesia, Kristofer Eduard Rada: ha affermato infatti che “TikTok è diventato un modo per gli utenti di tenersi aggiornati sugli eventi attuali, imparare cose nuove, così come aprirsi su conversazioni che circondano la salute mentale“. Che si tratti di passare del tempo con la propria famiglia, fare sport, o semplicemente prendersi un momento per sé e respirare, TikTok sta provando a radunare e rafforzare la sua community per mostrare l’importanza della cura di sé stessi: uno spunto interessante per dimostrare come l’algoritmo e i dati sensibili possano essere usati per dare sollievo e conforto ai giovani utenti, dando importanza ai loro bisogni.