“GIFTED” – “ADV” – “SPONSORED BY”: BREVE GUIDA PER ORIENTARSI NELL’INFLUENCER MARKETING

È davvero necessario ribadire che quello dell’Influencer è un mestiere vero e proprio – tanto da avviare la discussione sulla necessità di un Sindacato ad hoc? Forse è utile ricordare che, l’influenzare, presuppone un pubblico fedele ed un legame fiduciario solido; un’incessante attività di personal branding, content creation, editing, copywriting e mille altre attività condensate in giornate lavorative senza fine.

Nella giungla di PR Pack, partnership pubblicizzate e omaggi, serve imparare a giostrarsi per tutelare i propri acquisti e premiare i liberi professionisti che rispettano le regole, a scapito di chi ha saputo aggirare anche Zuckerberg (per ora).

…Ecco quindi, una pratica guida per decrittare i codici dell’Influencer Marketing.

  • AFF/LINK AFFILIATO: il nostro influencer di fiducia – che chiameremo Antonio per necessità di scorrevolezza – ha acquistato un prodotto che decide di far conoscere alla sua community; il brand, di contro, può decidere di ringraziarlo mettendo a disposizione un link affiliato: per ogni acquisto compiuto a partire da quel link (il swipe up che tutti conosciamo) Antonio guadagnerà qualche centesimo. Non vi è il pagamento formale di nessuna prestazione commerciale: è una forma di sostegno reciproco (ai brand e ai creator).
  • AFF + ADV: diverso è il caso di un link affiliato nel corso di una collaborazione. Dato un accordo tra le parti ed una remunerazione formale di Antonio, questi sarà tenuto a segnalare non solo l’affiliazione, ma anche l’ADV.
  • GIFTED BY/OMAGGIO: tutti gli omaggi inattesi, inviati ad Antonio senza alcun accordo precedente, sono da considerarsi e da segnalarsi come GIFTED BY – anche nel caso in cui arrivassero unitamente ad un codice sconto.
  • SUPPLIED BY: nel caso vengano omaggiati trattamenti, servizi, oppure beni di natura transitoria che non rimarranno in possesso di Antonio – un soggiorno in una struttura alberghiera, dei vestiti per uno shooting – la nomenclatura più adatta è SUPPLIED BY. Conditio sine qua non è che, anche in questo caso, non venga percepito alcun compenso in denaro.
  • ADV/IN PARTNERSHIP WITH: utilizzato per tutti gli omaggi “accordati” precedentemente col brand, che chiederà in cambio la pubblicazione di contenuti ad hoc per dare visibilità al prodotto; nel caso di contratti che prevedono un compenso economico in cambio di azioni precise, come set di stories, reels o post pubblicizzati; per collaborazioni a lungo termine con clausole di non concorrenza.

Gli onesti rappresentanti della categoria sono in prima linea per incentivare la segnalazione di illeciti allo IAP, all’AGMC, alle associazioni dei consumatori. L’influencer marketing, se fatto rispettando le normative vigenti, è una combinazione win-win che non ha senso condannare a priori. Essendo noi stessi a scegliere chi seguire, supportare e ritenere meritevole del nostro ascolto, godiamo del potere di dar voce a creator onesti e di talento. Scadere in una sterile caccia alle streghe, svalutare i mestieri del digital aprioristicamente, è ormai old fashioned.

Isabella Leto