DA VICINI DI CASA A MIGLIORI AMICI CON FACEBOOK NEIGHBORHOODS

Poche sono le persone che nell’ultimo anno possono dire di aver allargato la propria cerchia di amicizie. Complice la pandemia e l’impossibilità di muoversi ed entrare in contatto con altri, l’unica via per fare conoscenze per molti era quella delle app di incontri. Così il mercato dei vari Tinder, Grindr e Bumble attrae sempre di più gli investimenti di venture capitalist siliconvallici che si prefigurano la centralità di queste piattaforme nelle nostre vite nel giro di pochi anni (Black Mirror, ancora una volta c’hai visto giusto).

A Menlo Park, questo trend non è passato certo inosservato. Facebook, che già da tempo cercava l’occasione giusta per esplorare il mondo delle dating app, ha colto il momento proficuo e ha fatto il primo passo. Nasce così la nuova feature dal nome suggestivo: Neighborhoods. L’idea è quella di favorire la connessione tra persone che vivono nella stessa zona, scoprendo interessi comuni, scambiandosi consigli e raccomandazioni sulle attività o i servizi disponibili nel proprio quartiere. Niente di più calzante se si pensa che l’intera popolazione mondiale sta uscendo da mesi di pandemia e distanziamento fisico, ma anche di riscoperta del proprio vicinato.

Quanti, prima impegnati tra casa e lavoro, potevano dire di avere tempo (e voglia) di scoprire le bellezze nascoste del proprio quartiere o di fare amicizia con il proprietario del piccolo alimentare all’angolo? La pandemia è stata l’occasione per molti di fare questo tipo di esperienze per la prima volta, soprattutto per i pendolari a cui è stata concessa una pausa dalla città. Al tempo stesso, i protocolli di distanziamento sociale hanno creato dei notevoli ostacoli alla socialità, anche per chi per la prima volta desiderava conversare oltre la siepe con il proprio vicino, che fino ad allora non aveva mai nemmeno visto.

Facebook Neighborhoods si propone come il perfetto link tra queste due istanze: il desiderio di familiarizzarsi con la propria zona e chi la abita e, dall’altro lato, la rigidità nel socializzare che molti vivono a seguito di un lungo periodo di lockdown. Per ora, la feature è stata resa disponibile solo in Canada e presto sarà lanciata anche in alcune città americane, mentre non sono ancora state fissate date per l’arrivo in altri Paesi. Ciò che è certo è che la mossa di Facebook di centralizzare la localizzazione è molto rilevante a causa del momento vissuto dal mondo intero e da cui tutti si augurano presto di uscire, magari scoprendo di avere degli interessi in comune con la persona che vive in fondo alla strada.

Giulia van den Winkel