I M INTER: UN’OPERAZIONE DI REBRANDING PER PROIETTARSI NEL FUTURO

Lo scorso 9 marzo, l’F.C. Internazionale, più comunemente l’Inter, ha festeggiato il suo 113° compleanno. A seguito della vittoria dello scudetto numero 19, ha poi postato sulle proprie pagine social immagini dei festeggiamenti, tutte marchiate con la scritta “I M Scudetto”, a richiamare il nuovo logo della società nerazzurra, da poco ufficializzato. Ma oltre al logo, ci sono altre novità in casa Inter…

Il rebranding, una delle leve maggiormente utilizzate dal marketing, è finalizzato alla ricerca di stimoli per nuove fette di pubblico e proietta l’azienda nell’esplorazione di nuovi mercati internazionali più redditizi. Si tratta di azioni attraverso le quali vengono apportate, dai manager, modifiche al brand per poter riposizionare il prodotto sul mercato differenziandolo e rendendolo più attraente rispetto a quello della concorrenza.

Tornando al caso specifico del settore calcistico, di cui abbiamo accennato in apertura, il rebranding può coinvolgere la denominazione societaria, il logo, il motto storico, l’inno, i colori delle maglie e tanti altri aspetti. Ovviamente i supporter interisti, come qualsiasi tifoso farebbe, faticano ad accogliere positivamente i diversi cambiamenti proposti, soprattutto quando si tratta di elementi delicati come le righe storte della divisa o il nuovo inno. Tutto ciò è però indispensabile, nel momento in cui una società potente come Suning, decide di investire e di proiettare il club nel futuro.

La nuova campagna ha coinvolto alcuni tra i designer più famosi del mondo, cercando di fare breccia specialmente nei giovani e identificando l’Inter direttamente con la città di Milano, ormai riconosciuta come città dal prestigio internazionale. Il concept del logo “I” e “M”, tradotto “Io sono”, si presta agevolmente a nuove campagne, tanto che viene da subito introdotto nella celebrazione dello scudetto, con il claimIM SCUDETTO”. Per chi abita a Milano, è facile vedere in giro cartelloni con la foto della squadra e proprio questo payoff.

L’operazione di rebranding dell’F.C. Internazionale prende il via nel 2016, con l’inaugurazione della nuova sede in Porta Nuova a Milano e la nascita di un’agenzia che cura la realizzazione dei contenuti digitali. Anch’essa è diventata quindi una media company e la sua crescita, grazie anche ai finanziamenti di brand, fa si che possa sopravvivere come una qualunque impresa ed evolversi; non a caso, il rebranding rappresenta proprio il continuo competere nel presente e non vivere soltanto di ricordi per quello che è stato.

Gli obiettivi che Inter Milano si è data coinvolgono molteplici aspetti: innanzitutto l’apertura ad un pubblico più digitale e sensibile anche al nuovo design del brand, poi il tentativo di affermarsi come un’icona sportiva e culturale, ma anche la ricerca di un brand che sia riconoscibile non solo dai tifosi. Più in generale, il coinvolgimento di un pubblico più giovane ed internazionale che possa identificarsi nei valori di inclusione, innovazione e stile.

Oramai non basta più solo vincere in campo, è indispensabile entrare in concorrenza con altri brand, anche se lontani dal mondo del calcio, approfittando di successi sportivi per elevarsi e conquistare nuovi spazi nel mercato. Il nuovo logo è certamente più moderno, innovativo, elegante e minimal; i colori sono più caldi e le lettere utilizzate sono state ridotte a IM (prima era indicato anche Football Club che rimandava i confini al solo calcio). Esso è inoltre funzionale ad acquisire diversi valori come, I M Power, I M Brave, I M Future, I M Fearless, I M Nerazzurra, I M Record e tanti altri.

Javer Zanetti, vicepresidente ed ex capitano, il presidente Zhang, unitamente a calciatori e dirigenza hanno prestato il loro volto per questa operazione di lancio davvero magistrale. L’azione di rebranding dell’Inter prende spunto da quello che già nel 2017 aveva realizzato la Juventus, ma introduce un potentissimo elemento di novità, come è il legame con la città di Milano. Da EXPO ad oggi il movimento culturale a Milano è cresciuto in maniera esponenziale, così come l’epidermide architettonica. Quello che l’Inter ha voluto ricreare nel nuovo logo è, per l’appunto, un messaggio che va ben oltre i confini del contesto sportivo, e che mira a rappresentare la nuova realtà internazionale e metropolitana di questa città.

Alessandro Rizzi