A RIVEDER LE STELLE: UN EVENTO UNICO PER CELEBRARE L’OPERA

È stato scelto un suggestivo verso dantesco per intitolare uno spettacolo unico nella storia del Teatro alla Scala di Milano, pensato esclusivamente per gli spettatori della televisione e della rete, in questo periodo di chiusura dei teatri a causa della pandemia. Curato da Rai Cultura, A riveder le stelle ha celebrato l’opera lirica non solo unendo musica, danza e recitazione, ma anche mantenendo viva la tradizione meneghina che ogni anno, a partire dal 1951, vuole che la Prima della Scala vada in scena il 7 dicembre, festa di Sant’Ambrogio.

Lo spettacolo, trasmesso in Eurovisione e in streaming a livello mondiale, è stato realizzato in pochissime settimane per sostituire la Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizzetti, annullata a causa di un focolaio di Covid-19 sviluppato tra gli artisti, ed è stato caratterizzato anzitutto dall’assenza del pubblico in sala e dall’uso insolito dello spazio teatrale. Per rispettare il distanziamento, infatti, il Coro e l’Orchestra, diretti da Bruno CasoniRiccardo Chailly e Michele Gamba, sono stati collocati rispettivamente sui palchi e in platea mentre numerosi attori – tra cui Massimo Popolizio, Laura Marinoni, Giancarlo Judica Cordiglia e Caterina Murino – hanno introdotto le arie interpretate sul palcoscenico, recitando brani di autori famosi dietro le quinte.

La regia dell’evento è stata affidata a Davide Livermore e l’impianto scenico allo studio Giò Forma con le luci di Antonio Castro e gli elementi in realtà virtuale realizzati da D-Wok. Inoltre, è interessante notare che tutte le arie sono state preregistrate dal vivo a cura del Centro di Produzione TV Rai di Milano con il coordinamento della regista Stefania Grimaldi e che, grazie a un accordo tra il Teatro alla Scala e la Camera della Moda, unito al contributo del costumista Gianluca Falaschi, diverse celebri firme milanesi hanno avuto l’opportunità di vestire gli artisti del palcoscenico.

Quest’anno, la Prima della Scala è stata anche un’occasione per valorizzare il ruolo che l’opera e il balletto hanno rivestito nella formazione della cultura e dell’identità del nostro Paese e per riunire eccezionalmente i grandi nomi di queste due arti in un unico evento. Tra i numerosi cantanti lirici di A riveder le stelle, possiamo menzionare Luca Salsi e Vittorio Grigolo che hanno aperto lo spettacolo con le arie Cortigiani, vil razza dannata e La donna è mobile, tratte dal Rigoletto di Giuseppe Verdi mentre, per quanto riguarda la danza classica, bisogna ricordare l’étoile Roberto Bolle e gli splendidi solisti e primi ballerini della Scala che hanno incantato gli spettatori con la loro grazia ed eleganza.

A riveder le stelle è andato in onda nel tardo pomeriggio su Rai 1Rai Radio 3 e RaiPlay, confermando il successo che la Prima della Scala ha sempre ottenuto a partire dal 2016, anno in cui Rai ha iniziato a trasmettere l’evento. Pertanto, lo spettacolo, molto apprezzato anche all’estero, ha raggiunto il 14,7% di share (2 milioni e 680 mila spettatori) con oltre 52 mila interazioni sui social network e risulta la seconda “opera lirica” più vista in televisione dopo la Tosca di Giacomo Puccini che raggiunse 2 milioni e 850 mila spettatori nel 2019.

Concludendo, A riveder le stelle ha saputo non solo mantenere viva la tradizione della Prima della Scala di Milano, ma soprattutto rappresentare un momento di rinascita e solidarietà per tutti i lavoratori dello spettacolo, fortemente colpiti dalla pandemia: non ci resta, dunque, che continuare a seguire le proposte di Rai Cultura per guardare al futuro attraverso l’arte e la bellezza.

Loredana Eleonora Parma