LIL MIQUELA, L’INFLUENCER CHE NON ESISTE

È possibile che una persona che non esiste possa influenzare milioni di persone? Chi è Lil Miquela, o meglio cosa è? 

Il referral marketing gioca attorno alla logica del passaparola: è la strategia maggiormente adoperata dagli influencer sui principali social media. Possiamo dire che influencer marketing e referral marketing sono sinonimi o meglio il primo è la massima espressione dell’altro. 

È possibile che un influencer virtuale faccia refferal marketing? Quando parliamo di influencer virtuale, parliamo di un personaggio che non esiste. Eppure l’influencer virtuale di cui parliamo oggi vanta su Instagram un pubblico di circa 2.8 milioni di followers. Lil Miquela nasce nel 2016 grazie a Brud, una startup guidata da due giovani ragazzi Sara DeCou e Trevor McFedries. Brud è il risultato dell’applicazione dell’intelligenza artificiale e la robotica al media business. Grazie infatti alla CGI (computer-generated imagery) technology è stato possibile costruire a tavolino l’identità psicofisica di questa ragazza. Si presenta come una normale teenager che passa gran parte delle sue giornate nella sua stanzetta, produce musica, pubblica contenuti su Instagram e si fa portavoce di tematiche sociali importanti, prima fra tutte la questione legata al BLACK LIVES MATTER. Chi arriva sulla sua pagina Instagram potrebbe, senza difficoltà, scambiarla per una persona reale. Il suo modo di parlare, le espressioni facciali e le movenze assunte nelle stories, possono portare a interrogarsi più volte sull’effettiva natura fittizia del personaggio. Come se non bastasse, vengono pubblicati scatti insieme a influencer esistenti, che ritraggono i soggetti in momenti della quotidianità.

Immagine estratta dal canale IG di Lil Miquela

Come ogni progetto innovativo, gran parte del successo raggiunto è dovuto al mistero dietro Lil Miquela. Ad oggi abbiamo una mole di informazioni di gran lunga superiore a quella che era disponibile fino a 3 anni fa. Il numero di followers di Lil Miquela potrebbe arrivare ai 3 milioni di followers nel prossimo futuro, poiché realtà sempre più grandi vogliono aggiudicarsi una collaborazione con la giovane ragazza virtuale. Pensiamo al colosso della tecnologia Samsung che lo scorso anno l’ha ingaggiata come testimonial per la propria campagna pubblicitaria. 

La moda è il settore che maggiormente è stato colpito dalla figura di Lil Miquela, PradaGivenchyDiorMoschino sono solo alcuni dei brand con cui ha collaborato. Il suo co-creatore, Trevor McFredries, afferma in un’intervista che moltissimi brand della moda “inviano” abiti alla giovane influencer. L’outfit viene indossato e poi postato sul profilo attraverso foto, stories e reels. 

Immagine estratta dal canale IG di Lil Miquela

È possibile che una persona che non esiste influenzi milioni di persone? Ebbene la risposta è sì, secondo i dati riportati da Brud, la risposta degli utenti è molto positiva, si è costituita una community molto forte che interagisce con Lil Miquela, ascolta i suoi brani, apprezza i suoi outfit e sostiene le sue cause. I suoi numeri e le collaborazioni confermano questi dati: Lil Miquela è una forte leva per il referral marketing. L’ipotesi che potranno arrivare altre o altri come lei è più che fondata (già ne esistono), così come l’ipotesi che il referral marketing si aprirà a nuovi paradigmi.

Il confine della coerenza è molto più labile rispetto a quello di una persona in carne ed ossa: possono essere valicati limiti che nessun altro potrebbe superare, sempre rimanendo fedele al personaggio. Un video sul suo profilo Instagram mostra come Lil Miquela possa cambiare look a suo piacimento in una frazione di secondo, anche in maniera piuttosto radicale, senza mai uscire dal personaggio. Quello del follower di Lil Miquela è una sorta di patto finzionale, alla stregua di uno tra spettatore e film. L’utente non è disturbato da cambi, anche repentini, del suo aspetto fisico. Ciò si traduce in una maggiore libertà delle scelte di collaborazione e un maggiore raggio di movimento sulle modalità di influenza del mercato.

Immagine estratta dal canale IG di Lil Miquela

Gli influencer virtuali ci sostituiranno? Prenderanno il posto di Chiara Ferragni e Fedez? No, non è il punto focale di quest’articolo. Ci sono sempre più influencer che aspirano a raccontare una vita felice e sempre al massimo, intervallata da pochissimi momenti bui e difficili, tendendo quasi alla perfezione. Ma della perfezione presto le persone si stancano, perché non è autentica. Paradossalmente la “perfezione” a cui aspira Lil Miquela è più autentica, anche solo per quel patto finzionale di cui abbiamo parlato prima. Lei può essere tutto quello che vuole, quando lo vuole, ha infiniti scenari a sua disposizione. Potrebbe essere una competizione molto difficile per delle persone in carne ed ossa e gli influencer virtuali potrebbero avere la meglio.

Andrea De Padova