MY BRANDING, MY STORYTELLING: TOMMASO GALVAN

Ciao a tutti! Il mio nome è Tommaso Galvan e sono laureando in CIMO per il profilo di Media Management. Sono da sempre appassionato alla cultura in ogni sua forma e, in particolare, al mondo del cinema e dell’audiovisivo. Non è un caso, infatti, che in questo articolo per CIMOinfo vi racconterò della mia esperienza di stage presso una realtà profondamente legata alla “Settima Arte”: il Wanted Clan.                                                    

Wanted Clan è un’associazione culturale situata in via Vannucci 13 a Milano. L’accogliente spazio che la ospita è costituito da due piani: uno superiore in cui vengono organizzati eventi di carattere culturale, dove è possibile ordinare da bere o da mangiare grazie alla presenza di un pianobar, e quello inferiore che consiste in una sala cinema dove vengono proiettati i film di Wanted Cinema, casa di distribuzione a cui l’associazione appartiene. Nell’ultimo periodo, inoltre, per i soci è possibile prenotare delle proiezioni on demand al piano superiore attingendo al vasto catalogo di Wanted Cinema.

Il tirocinio si è svolto parzialmente in smart working e in parte in presenza. Nei giorni in cui lavoravo da remoto pubblicavo sul profilo Instagram e Facebook dell’associazione due post, uno la mattina il secondo nel tardo pomeriggio, riguardanti recensioni o informazioni sui film in programmazione nella sala cinema. Durante il resto della giornata gestivo le prenotazioni tramite mail e WhatsApp relative ai vari eventi che si tenevano al Clan e ai film in sala, mentre nello stesso tempo mi mettevo in contatto con enti e istituzioni milanesi per creare delle partnership al fine di valorizzare lo spazio.

Una volta a settimana caricavo dei film del catalogo Wanted Cinema sulla piattaforma digitale Wanted Zone, esperimento nato durante il primo lockdown per aiutare il Clan e tutti quegli esercenti in difficoltà legati a Wanted Cinema. In ultimo dovevo trascrivere su una cartella Excel i dati dei nuovi associati. 

La mia presenza sul posto era invece richiesta quando si tenevano gli eventi dal vivo oppure quando vi erano molti spettatori durante la proiezione di un film. Durante queste occasioni davo una mano a Lorenzo, il mio superiore, e a Giovanni, collega più grande ed esperto. Le mansioni principali consistevano nel gestire la cassa, accogliere i clienti all’ingresso e accompagnarli nella sala sottostante, dopo aver opportunamente allestito la proiezione. Ho anche assistito agli eventi e aiutato a predisporre lo spazio prima che avessero luogo e, in alcune occasioni, a organizzare delle proiezioni on demand al piano superiore. Infine, ho servito i clienti presso il pianobar.

Le aree in cui ritengo di aver raggiunto una buona performance e di essere migliorato sono la gestione dei social network, il contatto con clienti ed enti tramite mail e il sapersi relazionare con il pubblico dal vivo. Credo di aver riscontrato delle difficoltà nell’allestimento delle proiezioni e nel servire i clienti al pianobar, dal momento che non avevo alcuna esperienza in questi ambiti. Ad ogni modo, grazie all’attenta supervisione di Lorenzo e Giovanni ho imparato in fretta e superato le problematiche iniziali.

A chi volesse lavorare in un contesto simile al Wanted Clan, consiglio di mettersi fin da subito nei panni di un esercente con l’obiettivo di portare più gente possibile al cinema e di valorizzare il proprio spazio. Da ultimo consiglio di imparare ad essere flessibili, dal momento che gli imprevisti sono sempre “dietro l’angolo”.

Tommaso Galvan