MY BRANDING, MY STORYTELLING: IDA ALESSANDRA MARTUCCI

Mi chiamo Ida Alessandra Martucci e sono una studentessa di CIMO (Comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse), profilo di Marketing Management.  Mi piace descrivermi come un’instancabile cercatrice di domande – condizione che mi porta a leggere tante cose, ascoltarne tante altre, guardarne ancora di più.

Ho svolto il mio stage curriculare presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, occupandomi della comunicazione digital del CIT, centro di ricerca d’ateneo che si occupa di studi teatrali, e del Festival Thauma, festival di teatro antico al quale partecipano scuole superiori provenienti da tutta Italia.

All’inizio dello stage, il CIT e il Festival Thauma comunicavano l’indispensabile, in maniera occasionale, senza una pianificazione a monte: il mio compito è stato quello di gestire la comunicazione con uno sguardo più tecnico. Potrei spiegare nel dettaglio le fasi di analisi, pianificazione strategica, content creation, esecuzione e monitoraggio delle performance che hanno caratterizzato il mio lavoro sui canali social, sul sito e sulla newsletter, ma per raccontare concretamente com’è andata, tirerò fuori, in via del tutto eccezionale, dei numeri super top secret riguardo alla comunicazione Facebook del CIT: in 4 mesi, abbiamo registrato un aumento di follower del +17%, con un engagement rate medio del 6% (arrivando anche al 20%) e un tasso di copertura mai inferiore al 10% (con picchi, addirittura, del 200%!). E non è finita qua: tutto questo è avvenuto completamente in organico. Non male, no?

Lo stage si è svolto completamente in remoto ma il rapporto con i miei colleghi è stato molto intenso grazie alle e-mail, alle chiamate su Teams e al nostro gruppo Whatsapp. La parte iniziale è stata sicuramente il momento più difficile: non c’era nessuno, prima di me, a occuparsi esclusivamente della comunicazione e, nonostante lo splendido supporto delle persone accanto a me, ho dedicato molto tempo a costruire dalle fondamenta un’identità e una strategia comunicativa per il Centro e per il Festival – anche perché solo col tempo ho potuto padroneggiarne, almeno in parte, il linguaggio e i contenuti. Questo, però, mi ha aiutato a crescere: ho capito che non bisogna aver paura di fare domande e di parlare con quante più persone possibile per scoprire tutto quello che una data situazione ha da offrire.

Il mio consiglio è proprio questo: esporsi ogniqualvolta ve ne sia l’occasione, non aver paura del confronto e non autoimporsi dei limiti e, soprattutto, dare sempre il 100% in quello che si fa.

Ida Alessandra Martucci