E’ questo l’hashtag lanciato nel nuovo spot Barilla, per ringraziare tutti coloro che lottano contro l’emergenza Covid-19.
L’Italia, una nazione fatta di bellezze architettoniche ma soprattutto di rapporti umani, viene presentata nel nuovo spot del Gruppo Barilla unita e speranzosa, nonostante stia vivendo uno dei momenti più difficili della storia mondiale degli ultimi anni.
La pubblicità si apre con la visione di alcuni luoghi italiani, tra cui la Cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze, il duomo di San Giorgio di Modica e infine Piazza Duomo di Siracusa.
Proseguendo l’azienda, con una serie di immagine iconiche del nostro paese ai tempi del Covid-19, ha voluto rendere omaggio all’Italia che lotta ma non si arrende. È un “grazie” quello che rivolge a tutte quelle persone in prima linea che danno giorno dopo giorno un essenziale contributo al nostro paese, come medici, infermieri, forze dell’ordine e operai.
Le immagini vengono accompagnate da uno dei più iconici sottofondi musicali riconoscibile a molti. Infatti Barilla ha deciso di utilizzare la stessa musica utilizzata nei suoi spot da metà degli anni 80’ a metà degli anni 90’, dal titolo Hymne composta dal compositore Vangelis. La sensazione che si ha è quella di unità, di tradizione, di famiglia: elementi che hanno sempre contraddistinto il famoso marchio ma anche la nostra penisola.
Il testo, che si presenta come una lode a tutti i gli italiani, è recitato dall’attrice Sofia Loren, eccellenza e simbolo del nostro paese, che ha accettato di partecipare allo spot in maniera totalmente pro bono. Inoltre, per supportare in maniera concreta il nostro paese, il colosso emiliano ha donato 2 milioni di euro per sostenere le strutture più coinvolte nella gestione della pandemia; per tale motivo il maggior beneficiario è stato l’Ospedale Maggiore di Parma, seguito dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa di Parma.
Nel suo ultimo spot, ricco di emozioni, Barilla decide dunque di non dar rilievo a se stessa e ai suoi prodotti, ma di mettere al centro le persone e mostrarle nella loro essenza e nella loro vulnerabilità, dando spazio anche ad immagini di paura e di stanchezza che meritano di essere mostrate poiché fanno anch’esse parte del momento complicato che stiamo vivendo.
Decide infine di concludere con un’ultima frase: “a chi è spaesato ma si sente ancora un paese. All’Italia che ancora una volta resiste.” seguita dal tricolore e da un “grazie” scritto nel blu del cielo, per ricordarci che siamo tutti Italiani e come tali non ci arrenderemo mai.
Diandra Zucchegna