ECO-MARKETING: IL CASO THE NORTH FACE

Etica, ambiente e sostenibilità sono temi attraenti, sopratutto tra i giovani: lo dicono i dati, che rivelano la volontà del 39% della Generazione Z e del 10% dei Millennials di pagare fino al 10% in più per un capo di abbigliamento o accessori a basso impatto ambientale.

È proprio su queste tematiche a cui puntano alcune aziende, tra le quali The North Face. Questa impresa ha una forte identità che punta alla sostenibilità ambientale, confermata dal fondatore Douglas Tompkins, attivista ambientalista.

Diversi brand legati alla moda e agli accessori stanno puntando a una produzione più sostenibile nei confronti dell’ambiente, ad esempio riciclando tessuti o riducendo l’energia e le emissioni di CO2. Queste iniziative sono poco conosciute data la poca comunicazione a riguardo. È aperta dunque un’ampia opportunità in questo ambito del marketing: dalle campagne di advertising, agli eventi in-store e alla promozione tramite influencer e blogger. Opportunità colta  in pieno da The North Face, che tramite una comunicazione ben strutturata, esalta quelli che sono i suoi valori fondamentali, come l’amore per la natura, l’avventura e la sostenibilità. Si tratta di un marketing eco-sostenibile, volto a un target delineato: giovani consumatori che guardano la comunicazione sia online sia offline dell’azienda.

Il mood di The North Face è l’esplorazione come “state of mind”: il suo slogan, infatti, è “Never Stop Exploring”.

Il profilo Instagram @thenorthface_city è caratterizzato da diverse foto di paesaggi incontaminati, in cui il prodotto indossato dal soggetto si intravede appena nell’immagine totale; nonostante ciò, nella maggior parte di questi post è possibile acquistare il capo. L’immagine a forte impatto visivo richiama fortemente l’idea di sostenibilità e di ecologia.
Si tratta di un account molto seguito: quasi 4 milioni di follower.

La comunicazione sostenibile di The North Face non si ferma però unicamente ai social network, è coinvolta in diverse iniziative legate alla sostenibilità ambientale, come: la produzione di pile attraverso il riciclo della plastica, oppure il progetto Hot Planet/Cool Athletes, che punta a far conoscere ai giovani studenti come il cambiamento climatico impatti sulla loro disciplina sportiva, attraverso diverse testimonianze.

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Quello dell’eco-marketing è un mondo sempre più presente nella realtà dei brand, in particolare perché il target è più vicino a certe tematiche legate alla sostenibilità ambientale e si aspetta che le imprese facciano altrettanto; ma anche perché molte aziende nascono dalla volontà di promuovere i propri valori ambientali.

Morgana Lupica e Nicole Terbonati