Sono trascorse già alcune settimane dal “tweet”, tanto inaspettato quanto roboante, postato dal “Football Club Internazionale Milano”, in cui veniva freddamente riportato che il nome del capitano della squadra non rispondeva più a quello del “bomber” argentino Mauro Icardi, bensì al portiere sloveno Samir Handanovic.
Un forte attaccamento alla maglia, un «amore» per i colori nerazzurri e per la città di Milano dichiarato più e più volte: forse, però, tutto questo è destinato presto a tramontare. Il periodo decisivo in cui si deciderà il futuro dell’ormai ex capitano dell’Inter Icardi sarà a cavallo tra Giugno e Luglio, mesi in cui il calciomercato sarà in grande fermento per uno dei casi sportivi più anomali degli ultimi decenni.
L’attaccante argentino, infatti, si è improvvisamente ritrovato spodestato e relegato ai margini della squadra, lui che ad appena 26 anni ha realizzato più di 120 goal in tutte le competizioni con la maglia dell’Inter. I tifosi ed appassionati vari si sono subito chiesti il motivo, o i motivi, che si celano dietro un trambusto tale. Probabilmente, però, non emergeranno mai del tutto i vari retroscena della vicenda. Una delle ragioni principali è lo strano, o quantomeno insolito, modo di comunicare attuato sia da parte della dirigenza – rappresentata dall’Amministratore Delegato Beppe Marotta –, sia da parte del calciatore. La prima a suon di silenzi, focalizzata unicamente sulla qualificazione alla prossima “Champions League”; il secondo attraverso “tweet” sibillini, accompagnato da altrettanti “post” ambigui da parte della moglie/agente, Wanda Nara.
Icardi sembra scomparso, abbandonato dai compagni di squadra e alle prese con un infortunio al ginocchio, o presunto tale, che non convince fino in fondo. È, infatti, Wanda Nara ad essere al centro del ciclone in questo momento: una terza figura, scomoda, che più e più volte è intervenuta per dire la sua, non soltanto in merito a continui adeguamenti e rinnovi contrattuali a beneficio del marito, ma anche per dare suggerimenti tattici all’indirizzo dell’allenatore Luciano Spalletti.
I tifosi, dal canto loro, non sono di certo rimasti a guardare, anzi! Sono stati moltissimi ad esprimere la loro opinione attraverso gli ormai noti social network Facebook e Instagram. Hanno criticato aspramente Icardi, definendolo un «finto uomo» alla mercé di sua moglie, rea di essersi espressa sopra le righe in diverse occasioni e di essersi inserita in contesti che non le competono.
La signora Icardi, tra l’altro, è spesso ospite – nonché protagonista di accese discussioni – durante le principali trasmissioni sportive: tutto questo non fa altro che alimentare il fuoco di una vicenda che, al momento, sembra molto lontana dalla sua risoluzione.
In passato, situazioni di questo tipo sfuggivano agli occhi delle telecamere poiché si svolgevano in un ambito circoscritto, lontano dalla luce dei riflettori. Soltanto al termine delle negoziazioni tra i vertici della società e il calciatore coinvolto, si veniva a sapere l’eventuale esito positivo o negativo della trattativa, scevra di condizionamenti esterni. Questa vicenda, invece, sta ridisegnando completamente il rapporto calcio-comunicazione, delineando un quadro nebuloso, pieno di dichiarazioni superflue che allontanano l’attenzione dai fatti che contano davvero, i risultati sul campo.