Il marketing della nostalgia è uno degli approcci più adoperati dai brand e dalle aziende che cercano di sfruttare il potere di una delle emozioni umane più pervasive. Il ripristino del valore dei contenuti mediali è caratterizzato da una dinamica molto complessa che consente di restituire pieno valore a contenuti, a patto di saper attivare le più efficaci strategie di restituzione della qualità.
Il marketing della nostalgia è una strategia di cui le aziende si servono per il lancio di nuovi prodotti o per le proprie campagne promozionali che fa leva proprio sulla memoria e cerca di ricreare un legame emozionale moto forte con il passato con immagini e messaggi che rievocano frammenti di un’era perduta. La tendenza è quella di rileggere in chiave individuale il passato collettivo.
Un’operazione di marketing della nostalgia è stata fatta con la serie televisiva americana Dynasty. Circa 35 anni fa faceva il suo debutto sugli schermi americani, lanciata dal network ABC come risposta agli ascolti record della CBS di Dallas, la ricca quanto complicata famiglia dei Carrington. Si trattava di figli privilegiati dell’aristocrazia americana e protagonisti di quel Dynasty che sarebbe diventata con il tempo una delle soap opera più seguite dell’America reaganiana.
Nove stagioni, dal 1981 al 1989, per un totale di 220 episodi, che vedono protagoniste pellicce, gioielli, party a dir poco eccessivi e, soprattutto, intrighi e giochi di potere. Un mix perfetto per Josh Schwartz e Stephanie Savage che, dopo The OC e Gossip Girl, hanno impresso la propria firma anche su questo reboot prodotto dalla CW e distribuito in Italia da Netflix, dove è uscito dal 12 ottobre 2017. Giustificata da un’introduzione che ricorda come questa sia l’epoca delle dinastie, mostrando i Trump e i Murdoch, Dyansty racconta una vicenda di rivalità familiari e lavorative, amanti, gelosie, tradimenti di quella percentuale bassissima della popolazione cui tutto è concesso e cui tutto è possibile.
La prima stagione e unica stagione fino ad ora, anche se il 2 aprile 2018, la CW ha rinnovato la serie per una seconda stagione, tratta le vicende dei Carrington e della dinastia rivale, i Colby, di origine afroamericana. Se eravate amanti di Blair Waldorf amerete sicuramente Fallon Carrington e le rivalità con la bellissima e misteriosa matrigna Cristal Flores. Il nuovo Dynasty è una versione multiculturale e multietnica della vecchia soap opera anni ’80, che pur mantenendo gli stessi personaggi con gli stessi nomi, inevitabilmente attinge da tutt’altra epoca.
È un drama molto leggero, da vedere senza troppo impegno. Tuttavia ci insegna come il lusso a volte sia celato da loschi affari, occultamento di prove, mazzette e sentimenti superficiali, dal potere a discapito dei veri sentimenti, e la famiglia intesa come potenza più che come nucleo di affetti.
#CIMERS, provate a mettervi nei panni di una ricca famiglia americana, sintonizzandovi su Netflix, e vedrete che non proverete alcuna invidia.
Emiliana Colitto